Il sindaco di Martina Franca continua a non rispondere alla domanda che da qui gli viene posta, da 23 giorni, in merito al tributo Tares. Le difficoltà a rispondere, o l’impossibilità addirittura, sono perfettamente comprensibili. Con quei conti così poco chiari, che risposta si dà? Sarebbe comprensibile per chiunque, tranne che per uno: lui.
Lui, Franco Ancona, è il sindaco e quei conti, nel giro di una decina di giorni, finiranno nel bilancio comunale, indirettamente. E, molto direttamente, nelle tasche dei cittadini. Dunque il suo ruolo dovrebbe consigliare di tirar fuori una risposta, proprio per l’autorevolezza rispetto alla città. Un sindaco che sta zitto, dopo che in campagna elettorale ha parlato sempre di trasparenza, non è granché.
Il sindaco continua a non rispondere. E da qui la domanda parte di nuovo. Anche oggi e ogni giorno.
Per lei, sindaco di Martina Franca, è normale che un conto riportante 334 mila euro e un conto che poi quei 334 mila euro non li riporta più, hanno lo stesso totale?
Questo totale è l’origine della determinazione del tributo Tares, che viene pagato con soldi dei cittadini: 9 milioni 168 mila 405,72 euro.
Agostino Quero
Di seguito, a colori e con il logo aziendale, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco (gestore del servizio rifiuti) al Comune di Martina Franca, il 2 settembre 2013; a seguire, monocolore, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco al Comune di Martina Franca il 16 luglio 2013. Si notino, per ciascun prospetto riassuntivo, la voce CK (ammortamenti, per intendersi) e il totale: