Di seguito il comunicato congiungo di carabinieri e polizia:
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e il personale della D.I.G.O.S. della Questura di Brindisi hanno congiuntamente eseguito un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, nei confronti di 5 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a rapina ed estorsione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiosi.
L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative prodotte dal pool interforze costituito da Polizia di Stato e Carabinieri, ha emesso il provvedimento custodiale a carico degli odierni indagati:
1) BORROMEO Donato, classe 1973 residente a Brindisi (già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare in esecuzione di un’Ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce);
2) BORROMEO Giovanni, classe 1969 residente a Brindisi;
3) LORENZO Serena, classe 1987 residente a Brindisi;
4) PALMA Francesco, classe 1978 residente a Brindisi (già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa);
5) FERRARI Luca, classe 1976 residente a Brindisi,
ritenuti responsabili di avere, in concorso tra loro e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, compiuto atti idonei e non equivocamente diretti a costringere BISSANTE Stefania a cedere senza alcun corrispettivo a BORROMEO Donato, noto esponente dell’associazione a delinquere di stampo mafioso denominata “Sacra Corona Unita”, il contratto di concessione dell’immobile e la licenza relativa all’attività commerciale di vendita di fiori denominata “Piante e Fiori di BISSANTE Stefania” sita in Brindisi alla via Ticino n. 2, mediante la realizzazione di condotte violente, minacciose e intimidatorie a carico della stessa e dei propri congiunti (segnatamente dei genitori BISSANTE Damiano e DE PASQUALE Vittoria, nonché dell’ex compagno FORTE Giuseppe).
Nel tempo, i coindagati hanno alimentato intorno alla BISSANTE un clima di intimidazione e soggezione al fine di farsi da lei consegnare i documenti necessari e per costringerla a stipulare l’atto di cessione dell’attività al BORROMEO, in particolare la concessione del chiosco e la licenza commerciale.
Le minacce erano esercitate, oltre che nei confronti della BISSANTI e del suo compagno FORTE Giuseppe, anche in danno dei suoi congiunti, il padre BISSANTE Damiano, la madre DE PASQUALE Vittoria.
Anche costoro avevano sporto denunce, nello stesso arco di tempo, per atti intimidatori subiti da parte degli odierni indagati ed, in particolare, che in data 26.5.2014 FORTE Giuseppe era stato vittima di un pestaggio da parte di BORROMEO Donato.
FORTE, nell’occasione, era stato costretto da un uomo a raggiungere BORROMEO Donato presso la sua abitazione, dove lo stesso gli sferrava dei pugni al volto cagionandogli lesioni guaribili in 10 giorni, sempre al fine di intimidirlo e di costringerlo a consegnargli il contratto di concessione dell’immobile e la licenza della BISSANTE.
Fatti commessi in Brindisi nel periodo maggio – luglio 2014.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Brindisi (i due BORROMEO, PALMA e FERRARI) e Lecce (la sola LORENZO Serena).