
Ieri Ippazio Stefàno ha azzerato la giunta comunale. Il sindaco oggi in una conferenza stampa illustra i motivi dell’azzeramento. Il primo cittadino di Taranto, peraltro, oggi ha in animo un’altra decisione, la più clamorosa: le dimissioni, immediatamente dopo l’azzeramento dell’esecutivo. Motivi: gli accordi politici che non hanno funzionato e, goccia che ha fatto traboccare il vaso, la procedura per nominare gli scrutatori (circa cinquecento) del referendum in programma il 4 dicembre. A Stefàno, la lottizzazione degli scrutatori alla quale ritiene di avere assistito ieri in commissione elettorale, non va. E se di lottizzazione si sia trattato, non deve andare a nessuno. In un caso del genere, tutti a casa, è praticamente un dovere.
Comunque sia, per scadenza naturale o meno, a Taranto si eleggerà il nuovo sindaco fra sei mesi. E non sarà Ippazio Stefàno, non più ricandidabile dopo avere svolto i due mandati consecutivi.