Ieri è stata una giornata piena di incontri, di prese di posizione, di convocazioni. Lo sconcerto suscitato dalla decisione di Acciaierie d’Italia, di sospendere in maniera repentina gli ordini di 145 imprese dell’appalto, è unanime. Sconcerto soprattutto perché tutti sono stati presi alla sprovvista. All’atto pratico, per organizzare una controrisposta politica e sindacale, c’è bisogno di un minimo di tempo. All’atto pratico, dopo le operazioni di chiusura consentite ieri dai titolari dell’impianto, da oggi, al siderurgico di Taranto per molti lavoratori di quelle 145 aziende, da oggi niente lavoro. C’è ancora chi entra, secondo l’attività da svolgere. Numerosi rappresentanti sindacali presenti. Nella foto in basso, presidio Usb dall’alba.
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