Vincenzo Secondo Melandri, Gerardo Terlizzi, Pietro Errico, Giuseppe Errico, Rosa D’Apolito, Roberta Bassi e Ruggero Dipalo. Gli ultimi tre, ritenuti prestanome, il primo un imprenditore vitivinicolo di Faenza, di primaria importanza. Gli altri, esponenti della malavita di Cerignola. Affari illeciti nascosti dietro gli affari commerciali legati al vino, è il senso dell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Bologna. Oltre ai sette arresti, il sequestro di beni per 20 milioni di euro.