Decreto fuori sacco, dunque non nell’ordine del giorno, approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Provvedimento per le aziende in crisi, compresa Acciaierie d’Italia che ora sarà nella prospettiva a breve termine dell’amministrazione straordinaria. Prevista anche la possibilità di cassa integrazione straordinaria ad esclusione di addetti a sicurezza e manutenzione degli impianti, ciò per garantire la produzione. Le misure saranno illustrate giovedì pomeriggio ai sindacati..
Nel pomeriggio assemblea pubblica in piazza a Taranto. I cittadini evidenziano le ragioni di chi vuole tutelare priorirariamente l’ambiente.
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Di seguito un comunicato diffuso da Casartigiani:
Sciolta, momentaneamente, l’assemblea degli autotrasportatori di Casartigiani Taranto. Dopo la visita di stamattina, dei vertici di Acciaierie d’Italia alla portineria C dell’area TIR, gli autotrasportatori hanno ricevuto i primi pagamenti delle fatture relative ad agosto 2023. Nonostante avanzino ancora i mesi di settembre e ottobre dello stesso anno, sono soddisfatti del risultato registrato, perché è sinonimo di apertura dell’azienda nei confronti del comparto.
Tuttavia, Casartigiani Taranto specifica che lo stato di agitazione resterà in vigore fin quando le aziende non riceveranno tutti i pagamenti e, al tempo stesso, verrà convocato un tavolo di confronto. I lavori dovranno focalizzarsi sulla regolamentazione della trasparenza dei contratti e dovranno sancire, una volta per tutte, le tariffe dell’autotrasporto così come il pagamento delle commesse. Premesse che, qualora non venissero rispettate, porterebbero allo sciopero come è stato stabilito precedentemente in assemblea.
Il coordinatore di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo è soddisfatto del risultato registrato: «Ogni piccola vittoria – ha detto Castronuovo – è un grande passo, in avanti, verso questa atavica problematica, in cui puntualmente, la dignità dei lavoratori non è mai stata rispettata. Motivo per cui Casartigiani sarà sempre in prima linea per la tutela degli associati e sarà attenta alle criticità ancora rimaste irrisolte. La federazione degli artigiani tarantini, infine, resta in attesa della convocazione promessa dal Governo e di conoscere le sorti del siderurgico».