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Il giorno che cambiò la storia d’Italia. Trentasette anni fa il rapimento di Aldo Moro e lo sterminio della scorta Il 16 marzo 1978 furono uccisi dai terroristi Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino e Domenico Ricci

agguato via fani

aldo moro

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto stamani, in via Mario Fani, in una mattina piovosa, una corona di fiori. La prima volta da capo dello Stato, per Mattarella. Ma dal 1979 è così, ogni anno, per commemorare Aldo Moro e gli uomini della sua scorta.

La mattina del 16 marzo 1978, Aldo Moro presidente della Democrazia cristiana stava andando in parlamento. Era in programma a Montecitorio il dibattito per la fiducia al governo di Giulio Andreotti, il suo quarto dicastero, in un periodo cruciale e difficilissimo per l’Italia repubblicana. Il presidente della Dc, Moro, aveva svolto un ruolo fondamentale per il compromesso storico, con il partito comunista italiano. Quel governo ne sarebbe stato un frutto. Al dibattito in parlamento Moro non arrivò mai.

moro scortaIn via Mario Fani, a Roma, l’auto di Moro e quella della scorta vennero prese di mira da un commando terroristico. L’esponente politico fu rapito e i cinque uomini della scorta vennero assassinati: Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino e Domenico Ricci. Chi carabiniere, chi poliziotto, chi padre di famiglia, chi giovanissimo, cinque vite stroncate. Iniziava il sequestro-Moro, i 55 giorni che cambiarono la storia dell’Italia. Cinquantacinque giorni dopo appunto, il 9 maggio 1978, Aldo Moro venne ucciso e il suo cadavere venne fatto trovare nel bagagliaio di una Renault 4, in via Caetani, nella capitale.

agguato via faniPassati trentasette anni dal sequestro si cerca ancora una verità. Un impulso molto serio viene dalla commissione parlamentare presieduta da Gero Grassi, organismo che svolge un’indagine anche con modalità nuove rispetto al passato: utilizzato perfino il laser, in un sopralluogo di alcune settimane fa, per ricostruire la scena di via Fani il 16 marzo 1978. La settimana scorsa poi, è stato anche ascoltato il confessore di Moro. Ancora molto è il lavoro che si intende svolgere per arrivare, finalmente, alla verità. Capito chi uccise lo statista, si va ancora alla ricerca dei mandanti, di quell’assassinio che cambiò la storia italiana.


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