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Salento: in discoteca 25 lavoratori in nero. Bat: 62 al lavoro irregolare, 40 percettori indebiti del reddito di cittadinanza Guardia di finanza

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Guardia di finanza:

In occasione della “Festa della donna”, i Finanzieri appartenenti al Gruppo di Lecce hanno effettuato un’attività
finalizzata al contrasto del “sommerso da lavoro” e alla tutela delle imposte in materia di pubblici spettacoli.
In particolare, le Fiamme Gialle salentine hanno eseguito un controllo all’interno di un ristorante/discoteca
ubicato in Surbo (LE) che ha consentito di rilevare 33 soggetti intenti a prestare attività lavorativa come
bodyguard, camerieri, barman, disc jockey, addetti al guardaroba, fotografi, drag queen e lavapiatti, dei quali 25 sono
risultati in nero, mentre per 8 la posizione è ancora da verificare.
Uno di questi, extracomunitario di origini indiane, sprovvisto di documenti di riconoscimento, è stato segnalato
alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose previste dal Testo Unico sull’Immigrazione. Per tale
ragione anche il titolare del locale è stato deferito alla menzionata Autorità Giudiziaria per aver occupato alle
proprie dipendenze un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno.
I consequenziali accertamenti avviati hanno, altresì, consentito di rilevare come 3 lavoratori in nero fossero
anche percettori di reddito di cittadinanza e, pertanto, anche questi sono stati denunciati alla Procura della
Repubblica di Lecce e segnalati alla competente Direzione Provinciale INPS per la revoca e la sospensione del
beneficio.
Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di accertare il regolare assolvimento degli obblighi ai fini fiscali.
Il lavoro nero e l’evasione fiscale costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo economico perché alterano la
concorrenza e l’allocazione delle risorse, minano il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizzano l’equità,
sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica”
svolta dalla Guardia di Finanza contro il sommerso dealavoro.

—–

Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, i Finanzieri del Comando Provinciale di Barletta
hanno individuato, nei comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Andria e Minervino Murge, 40 soggetti risultati
indebiti percettori di reddito di cittadinanza, nonché 62 lavoratori irregolarmente assunti, di cui 27
completamente in nero.
I controlli esperiti hanno permesso di rilevare che l’importo dei contributi non spettanti ammonta a circa 380.000
euro.
Gli indebiti fruitori della misura di sostegno sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Trani e,
contestualmente, alla competente Direzione Provinciale dell’INPS per la revoca e la sospensione del beneficio,
nonché per il recupero delle somme già erogate.
In relazione alle violazioni riscontrate in materia di lavoro irregolare 17 operatori commerciali verbalizzati
dovranno provvedere alla liquidazione della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa nonché alla
regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
Per il principio di “presunzione di innocenza” la responsabilità dei soggetti segnalati sarà definitivamente
accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.
La Guardia di Finanza si pone a tutela del corretto impiego dei fondi pubblici al fine di aiutare la crescita
produttiva e occupazionale nonché a contrasto del lavoro nero che è piaga per l’intero sistema economico perché
sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese che rispettano le regole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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