Anni fa, Michele Salzo, farmacista di Conversano, venne indagato, con misure di custodia cautelare anche, perché ritenuto l’ideatore di una farmatruffa da venti milioni di euro. Anni fa. Troppi. Era il 2002. Oggi, dopo tredici anni, la corte di Bari ha pronunciato il non luogo a procedere nei confronti del farmacista per intervenuta prescrizione. Così, di una ipotesi di truffa al sistema sanitario nazionale, ovvero a tutta la comunità, non sapremo mai più nulla (va rimarcato che Salzo è legittimamente al di fuori dalla vicenda, sia chiaro). Tredici anni per arrivare a questo.