Nelle scorse settimane sono stati licenziati, tutti i 215 lavoratori di Isolaverde. Dopo un anno senza stipendi. Ora, stando al capogruppo Pd in consiglio regionale della Puglia, si aprono spiragli per i dipendenti (ex, per meglio dire) della società facente capo alla Provincia di Taranto.
Di seguito il comunicato diffuso da Michele Mazzarano, capogruppo del partito democratico in consiglio regionale della Puglia:
“Dopo la risoluzione della vicenda dell’Istituto Paisiello, con lo stanziamento di 1 milione di Euro dal bilancio ordinario, tocca di nuovo alla Regione Puglia farsi carico delle inadempienze della Provincia di Taranto. Così ieri, con il provvedimento della giunta che ha sancito l’accordo con il commissario per le bonifiche, Vera Corbelli, la Regione avvia a soluzione la vertenza dei lavoratori di Isolaverde”.
E’ quanto dichiara il Presidente del gruppo regionale del Partito Democratico, Michele Mazzarano, alla luce dell’accordo che definisce gli impegni assunti dalla Regione Puglia e dal Commissario straordinario sul reimpiego degli ex dipendenti della società in house della Provincia di Taranto, per l’attuazione di interventi e misure per la bonifica, la riqualificazione e la ambientalizzazione del Mar Piccolo di Taranto, delle aree limitrofe e dell’area dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale.
“Tamburrano si è ostinato a perseguire strade irrealizzabili, elemosinando improbabili soluzioni al tavolo del CIS, magari per trarne un vantaggio politico personale, invece di pensare al destino dei lavoratori”.
Grazie all’accordo di ieri, la Regione Puglia provvederà ad avviare un percorso formativo degli ex dipendenti, per qualificarli rispetto alle attività di bonifica che saranno svolte a valere sui fondi stanziati dal Commissario e su un progetto del suo ufficio.
“Nei prossimi giorni verrà insediato un tavolo di lavoro presso la Prefettura di Taranto – ha concluso Mazzarano – che insieme con la task force per l’occupazione della Regione Puglia definirà le modalità di costituzione di una società di area vasta in cui far confluire i lavoratori della ex Taranto Isolaverde, restituendo loro dignità e lavoro, per troppo tempo calpestati dai ritardi e dagli errori di Tamburrano”.