Di seguito un comunicato diffuso da Andrea Caroppo, deputato al parlamento europeo:
«E’ una buona notizia che si stia lavorando all’ipotesi di prolungamento della dorsale adriatica fino a Bari, ma con estrema onestà va detto che al momento la Puglia a sud di Bari è fuori dagli investimenti per l’alta velocità collegati alla rete “Core” di trasporti: sembrerebbe che ad oggi nessun attore istituzionale, a cominciare dalla Regione Puglia, abbia proposto né richiesto alla Commissione Europea di considerare il prolungamento dello stesso corridoio adriatico anche da Bari a Lecce né di quello Scandinavo-Mediterraneo (che da Napoli già è previsto fino a Bari e, dunque, resta l’ipotesi più facilmente percorribile».
E’ quanto dichiara in una nota l’europarlamentare del PPE Andrea Caroppo, membro della commissione industria, ricerca ed energia di Bruxelles, commentando la risposta del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, oggi in occasione del question time alla Camera.
«L’inserimento nella rete di livello inferiore, “Comprehensive”, dell’asse Taranto-Brindisi, infatti, è poca cosa, non determina particolari investimenti né alta velocità: del resto è il livello al quale si trova già attualmente l’asse Lecce-Bari.
Considerato che si sono svolti solo due dei tre incontri bilaterali tra Commissione europea e Governo italiano per discutere le modifiche alle reti transeuropeee dei trasporti e la proposta della Commissione è attesa per dicembre, mi auguro che la Regione Puglia soprattutto e il Governo italiano recuperino il tempo perduto e lavorino perché mezza Puglia, un’area da 1,5 ml di abitanti, un porto industriale e un aeroporto, non resti fuori dal circuito degli investimenti per l’alta velocità.
Intanto, con l’interrogazione dell’On. D’Attis e la risposta del Ministro Giovannini si è finalmente messa pubblicamente a tema la questione»