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Decreto aiuti ter: misure per il caro bollette e bonus di 150 euro per molti lavoratori e pensionati Il provvedimento adottato dal Consiglio dei ministri

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Di Martino Abbracciavento:

Ultimo atto del governo Draghi, il Consiglio dei ministri ha approvato il terzo decreto Aiuti da 14 miliardi di interventi a sostegno di famiglie e imprese. Da segnalare il no della Lega al decreto legislativo sulla Concorrenza in tema di concessioni e servizi pubblici locali.

A termine dei lavori, durante la conferenza stampa, il premier Draghi, ha dichiarato: “È stato un Consiglio molto ricco, denso di provvedimenti per affrontare il caro vita. Sostegni a imprese e famiglie sono stati al centro dell’agenda sociale del governo. Dalla riunione sono arrivati anche atti per accelerare l’attuazione del Pnrr e dare attuazione alla diversificazione energetica dal gas russo verso le rinnovabili. Che per altro è essenziale per sopravvivere e fronteggiare il cambiamento climatico, come ci dimostrano gli eventi di questi giorni”.

Il premier ha ringraziato inoltre il ministro Franco: “Mi auguro che il prossimo governo abbia un ministro bravo come lui. Siamo tra i Paesi che hanno stanziato più risorse per fronteggiare l’emergenza e considerando la somma dei 17 miliardi del decreto Aiuti bis e i 14 dell’Aiuti ter, siamo arrivati ai 30 miliardi di scostamento”.

Proprio il ministro Franco ha sottolineato: “Considerato tutti gli interventi abbiamo stanziato finora 52 miliardi, che con questo decreto arrivano a 66. Per la sola voce dell’energia eravamo a 33 miliardi e con questo provvedimento arriviamo a 43, mentre l’indebitamento netto resta fermo al 5,6% indicato dal Def di primavera”.

Tra le novità dei nuovi interventi, arriva un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20mila euro lordi annui, compresi i pensionati.
Il bonus sarà versato con la busta paga di novembre ai dipendenti, sono esclusi da questa misura i lavoratori domestici. La stessa indennità da 150 euro è prevista anche per i pensionati con redditi inferiori a 20mila euro lordi annui. Sarà previsto il bonus da 150 euro anche per gli autonomi limitato ai redditi fino a 20mila euro.

La fetta più importante delle risorse, quasi 10 miliardi, sarà destinata alle imprese. I crediti d’imposta in scadenza a fine settembre, infatti, andranno in proroga ed è previsto un loro potenziamento. Inoltre nel quarto trimestre 2022 il credito d’imposta verrà esteso anche alle piccole imprese.
Fino al 30 settembre sarà confermato l’attuale meccanismo, con credito d’imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW. Per i mesi di ottobre e novembre le aliquote salgono al 40% per gli energivori e del 30% per non energivori e le imprese più piccole, che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 a 16,5 kWh.
Per le imprese che consumano gas ma non sono gasivore, la percentuale del credito d’imposta passa dal 25% al 40% per ottobre e novembre.

Tra le misure inserite nel provvedimento per aiutare le famiglie c’è, anche la proroga del bonus sociale, che corrisponde ad un 30% circa di sconto sulle bollette di luce e gas il cui tetto Isee, per poterne beneficiare, viene ora innalzato da 12 a 15mila euro per raggiungere così altre 600 mila famiglie. Finanziati inoltre fino a fine 2022 l’Iva sul gas al 5% e l’abbattimento degli oneri di sistema in bolletta.

A proposito delle bollette, il Premier ha dichiarato: “Il sistema bancario ha mostrato disponibilità a lavorare insieme per il Paese che significa essere pronti a dare prestiti al tasso dei Btp senza commissioni aggiuntive alle imprese per il pagamento della bolletta: questi prestiti saranno garantiti dallo Stato ma con una garanzia gratuita. Di fatto è una rateizzazione delle bollette”.

Tra gli interventi, anche ulteriori 200 milioni da destinare a Comuni e città metropolitane per far fronte ai rincari energetici. Sempre per far fronte ai rincari energetici andranno 400 milioni al Sistema sanitario nazionale. Inoltre 120 milioni di euro per sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semi residenziale e domiciliare rivolti a persone con disabilità, che in conseguenza all’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica hanno subito un incremento dei costi dell’energia superiore al 30 per cento relativamente al medesimo periodo nell’anno 2019.

Il Consiglio dei ministri conferma inoltre la riduzione delle accise su gasolio e benzina, che per il momento arriva fino al 18 ottobre. Tra le misure, sostegno alle aziende agricole con 190 milioni, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. Previsto inoltre un bonus trasporti.

Prevista inoltre dal decreto Aiuti ter, la norma anti-delocalizzazioni delle imprese. Si prevede infatti, che in caso di assenza di un piano sottoscritto dai sindacati, il datore che vorrà chiudere, dovrà pagare il contributo per il licenziamento collettivo previsto dalla legge 92/2012, innalzato del 500%. Inoltre, nel caso in cui il datore di lavoro dovesse cessare definitivamente l’attività produttiva o una parte significativa della stessa, anche per effetto di delocalizzazioni, con contestuale riduzione di personale superiore al 50% di quello impiegato mediamente nell’ultimo anno, a livello nazionale o locale, sarà tenuto alla restituzione delle sovvenzioni, dei contributi, sussidi ed ausili finanziari o vantaggi economici a carico della finanza pubblica di cui hanno beneficiato gli stabilimenti produttivi oggetto delle cessazioni o ridimensionamenti di attività percepiti nei 10 anni antecedenti l’avvio della procedura e in proporzione alla percentuale di riduzione del personale. Inoltre, il soggetto interessato non potrà ricevere nuovi sussidi fino alla completa restituzione delle somme.

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, infine, l’autorizzazione a proseguire nella realizzazione di sei impianti eolici, 4 in Puglia, 1 in Sardegna, 1 in Basilicata. Si superano i 2.185 MW autorizzati dal governo. Nel complesso 45 impianti autorizzati, altri 14 saranno approvati successivamente.
Sul tema energetico, in conferenza stampa è intervenuto il ministro Cingolani che ha affermato: “Nell’ultimo consiglio dei ministri dell’Energia a livello Ue, c’è stata una discussione intensa e la stragrande maggioranza degli stati membri ha ammesso che il price cap fosse l’unica strada seria per mettere un limite alle fluttuazioni del prezzo gas al Ttf. Gli stoccaggi sono all’86,7, l’obiettivo era 90 a fine ottobre, siamo in anticipo. Oggi ho firmato una lettera a Snam di andare oltre, se riuscissimo ad arrivare a 92-93 avremmo maggior flessibilità nei momenti di massimo assorbimento invernale”.

In chiusura della conferenza il premier Draghi ha dichiarato la sua indisponibilità ad un secondo mandato.


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