Di seguito un comunicato diffuso dalla fondazione Di Vagno:
Una giornata dedicata a Peppino Di Vagno, il figlio dell’onorevole Giuseppe Di Vagno, assassinato nel 1921 dai fascisti, subito dopo un comizio a Mola di Bari.
Una giornata dedicata a chi ha portato avanti il messaggio e l’impegno di un uomo che aveva fatto della difesa dei più deboli la propria ragione di vita.
A dieci anni dalla morte di Peppino Di Vagno, la Fondazione Di Vagno, insieme con il Comune di Conversano, ha organizzato una mattina di approfondimento sabato 16 settembre, alle 10, nella Sala del Consiglio del Comune.
Peppino Di Vagno non ha mai conosciuto il padre. È nato qualche mese dopo la sua uccisione, il 30 gennaio del 1922. Si è laureato in giurisprudenza e si è iscritto al Partito socialista nel 1945; dove è tornato nel 1959 dopo una parentesi nel Partito Socialista dei Lavoratori Italiani. Nel 1963 viene eletto deputato e resterà tale fino al 1983. Nel 1968 diventa sottosegretario al Mezzogiorno. È stato anche sottosegretario all’Industria e all’Interno, e due volte Sindaco di Conversano. Un uomo convinto della necessità di modernizzare il Mezzogiorno, un politico sempre al passo con i tempi, con lo sguardo avanti e punto di riferimento per le nuove generazioni.
<<L’avventura umana e politica dell’avvocato e deputato socialista Peppino Di Vagno jr, figlio del martire Giuseppe Di Vagno, vittima del fascismo – ha dichiarato Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno – si colloca nella grande tradizione del socialismo riformista e sarà rievocata, a dieci anni dalla morte, sabato 16 settembre nella sala consiliare del comune di Conversano. Il socialismo come pensiero, per la forza della sua utopia e per la determinazione dei suoi esponenti, deve essere studiato dalle generazioni più giovani perché testimone di cultura democratica e di battaglie di civiltà>>.
I saluti istituzionali sono stati affidati alla presidente della Fondazione Daniela Mazzucca e al sindaco del Comune di Conversano, Giuseppe Lovascio. Seguiranno gli interventi dell’on. Franco Borgia che parlerà di “Peppino Di Vagno una vita nel solco socialista” e della professoressa Marina Comei che relazionerà su “Apogeo e crisi dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno. Il meridionalismo democratico di Giuseppe Di Vagno (1963-1993)”.
Le conclusioni sono state affidate a Gianvito Mastroleo presidente onorario della Fondazione Di Vagno.