Di seguito il comunicato:
In un momento storico segnato da sfide crescenti nel campo della salute pubblica, emerge l’importanza cruciale della prevenzione, soprattutto tra i giovani. Il progetto “Prevenzione e promozione della salute e primo soccorso con BLSD” (Basic Life Support and Defibrillation), realizzato dall’Istituto L. da Vinci di Martina Franca, attraverso una serie di incontri formativi, ha offerto a quindici studenti dell’Istituto l’opportunità di approfondire temi fondamentali legati alla salute, all’educazione civica e alla prevenzione, sviluppando competenze che andranno a beneficio non solo delle loro vite, ma anche della comunità, preparando così una nuova generazione di cittadini consapevoli e responsabili.
“Promuovere la salute fin dai primi mille giorni di vita”. Ha preso il via così il progetto con il pediatra Paolo Vinci, con un focus sull’importanza di promuovere sani stili di vita fin dai primi mille giorni di vita, un periodo cruciale per lo sviluppo e la prevenzione di future malattie. Questo approccio trova fondamento in importanti ricerche scientifiche e raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sottolineano come i primi mille giorni di vita siano determinanti per il benessere fisico e mentale dell’individuo. Come ricordava il medico e scrittore O.W. Holmes: “iniziare bene significa gettare basi solide per il futuro”. Il percorso è proseguito parlando con i ragazzi di alimentazione sana, dell’importanza dell’attività fisica, della prevenzione delle malattie infettive e dei vaccini raccomandati dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.
“La salute sessuale e riproduttiva” è il tema affrontato dalla ginecologa dott.ssa Sabrina Caramia. Ha integrato l’educazione fornita in famiglia e a scuola, fornendo agli studenti informazioni chiare e scientifiche su molti aspetti della loro salute.
Recentemente Orazio Schillaci, Ministro della Salute, ha sottolineato l’importanza della prevenzione tra i giovani, definendola un “problema di salute pubblica.” Durante la presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, Schillaci ha evidenziato la necessità di investire in prevenzione ed educazione, indicando come punti fondamentali la collaborazione tra istituzioni scolastiche e servizi sanitari territoriali. Questa sinergia si è realizzata, in particolare, con l’incontro con il dott. Vincenzo Calò e la dott.ssa Maurizia De Mita, operatori del SerD di Martina Franca. Gli studenti hanno potuto esplorare i meccanismi delle dipendenze patologiche e comprendere l’importanza di rivolgersi ai servizi specialistici per prevenire comportamenti a rischio.
La collaborazione con il territorio è stata rafforzata dalla formazione in primo soccorso condotta dagli operatori della sezione locale della Croce Rossa, che ha reso i giovani capaci di intervenire in situazioni di emergenza. È quindi proseguito con l’associazione Mediterranean Heart – Centro di formazione BLS-D accreditato nella Regione Puglia, con gli istruttori dottor Paolo Vinci e Maria Ricci, docente tutor e referente dell’intero progetto, con il conseguimento della certificazione-brevetto BLSD, da parte degli studenti.
Questa attività formativa si rifà alla Legge 107/2015 (La Buona Scuola), che prevede l’introduzione della formazione in primo soccorso nelle scuole italiane, per rendere gli studenti capaci di agire in situazioni di emergenza. Come diceva Seneca: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”.
Un passo, dunque, fondamentale verso la costruzione di una comunità più sicura, rendendo i ragazzi pronti ad agire tempestivamente e con competenza in situazioni di emergenza, preparati a trasformare il loro talento in azioni che possono salvare vite. Il brevetto BLSD conseguito dagli studenti li rende protagonisti nella protezione della comunità, trasformando la conoscenza in azione e dimostrando l’importanza vitale della prevenzione.
Questo progetto, apprezzato dagli alunni, ha avuto un impatto profondo su di loro, non solo arricchendo le loro conoscenze e competenze in ambito sanitario, ma anche rafforzando il loro senso di cittadinanza attiva. Grazie agli incontri con gli esperti del SerD, della Croce Rossa e del settore sanitario, i giovani hanno sviluppato una maggiore consapevolezza della loro responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, diventando cittadini più informati, responsabili e pronti a contribuire al benessere della loro comunità.
Questo percorso formativo non è solo un investimento per il futuro di questi ragazzi, ma per l’intera comunità, che potrà contare su giovani preparati, consapevoli e pronti a intervenire in situazioni di emergenza, promuovendo una società più sicura e coesa.
Come sosteneva Nelson Mandela: “L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.” E questi giovani, armati di conoscenza, possono fare la differenza.