Dicono del film
Nell’immagine di Aida, un film sconvolgente e luminoso
(Ghazarian Christine, productrice et professeur de cinéma la Fémis, Paris)
Un affresco di grande umanità. L’autore, come la sua magnifica protagonista,
si confrontano alle loro origini rendendo universale una storia di trasmissione familiare.
(Viviana Andriani, Attachée de presse et productrice, Paris)
Aida and her family fight for not only civil rights, but rights for women in an outdated world.
In “La chanson d’Aida” troviamo la poesia e la grazia di un certo Truffaut, la curiosità, l’empatia e la complicità di Varda ed il potere del cinema diretto, un’esperienza creativa e trasformativa per chi viene filmato, per chi filma e per chi guarda.
(Silvestra Mariniello, prof. d’Histoire du cinéma et directrice des études cinématographiques de l’université de Montréal)
La canzone di Aida è il frutto di oltre venti anni di conoscenza, frequentazione, presenza, durante i quali Princigalli entra nelle dimore altrui e nelle loro vite, che a lui si raccontano. Nel film, grazie al film, nessuno è escluso. Tutti possono parlare e poi ripensarci. Quindi crescere.
(Viva Paci, prof. de Théories du cinéma et responsable du laboratoire en pratiques documentaires de l’École des Médias de l’Université du Québec à Montréal)
Film da vedere : la canzone di Aida è un canto di speranza (Bernardo Mancini, in Taxi Driver)
Breve biografia di Giovani Princigalli:
Nato a Bari, si è trasferito a Montreal nel 2003. Giovanni Princigalli è regista e ricercatore in scienze storiche, etnografiche e sociali. È cresciuto in una famiglia impegnata nella Resisteza e n movimenti socialisti, pacifisti e cooperativi. Ha conseguito una laurea in scienze politiche presso l’Università di Bari con specializzazione in storia e sociologia e un master in studi cinematografici presso l’Università di Montreal con una tesi in sceneggiatura. Ha insegnato cinema alla McGill University e all’UQAM. I suoi film, girati tra i Rom in Italia e gli italiani a Montreal e in Camerun, sono stati premiati in Francia, Italia e Serbia e sono stati presentati in festival come il RIDM, il Rendez-vous du Cinéma Québécois, Vues d’Afrique, il Film Festival of Society of Visual Anthropology e il Festival del Cinema Panafricano di Cannes.
Tra i suoi insegnanti figurano il sociologo Franco Cassano, il regista Carlo Alberto Pinelli (ex assistente di Fellini e figlio dello sceneggiatore felliniano Tullio Pinelli) e lo sceneggiatore Umberto Contarello (autore, tra l’altro, de La grande bellezza di Paolo Sorrentino).
Sinossi: Nel 2002 ho girato il mio primo film in una famiglia di rom rumeni che viveva in un campo di baracche alla periferia di Bari. Vent’anni dopo, questa famiglia vive ancora in una baracca. La coppia che all’epoca era la protagonista del film, è ora in corsa alle elezioni comunali per il centro-sinistra. La loro figlia, Aida, nel 2002 era un’adolescente sorridente, innamorata di Di Caprio e che sognava di diventare una modella e una cantante. Oggi è madre e moglie. Con coraggio e sofferenza affronta le dure sfide della vita. Questo film è soprattutto la storia della sua lotta per l’emancipazione, l’indipendenza e una nuova vita fuori dal campo.
Il film mostra diverse immagini del passato, molte delle quali mai viste prima e girate anche negli anni 2008 e 2014. Sono presenti anche delle animazioni poetiche per illustrare meglio l’immaginazione dei protagonisti.
“La Canzone di Aida” è stato sostenuto da:
Conseil des Arts et des Lettres du Quebec
Conseil des Arts du Canada
Aide au Cinéma Indépendant de l’ONF (Office National du Film du Canada)
SCAM
SCAM Canada
Programme Doc à Risque de PRIM
INCA-CGIL
Regione Puglia (Teca del Mediterraneo del Consiglio della Regione Puglia)
Apulia Film Commission
Comune di Bari