La commissione che si occupa di elezioni regionali e riforma della formazione dell’assemblea ha sancito che si voterà a marzo 2015. Una delle domeniche, cioè, precedenti rispetto alla data in cui si votò la volta precedente (il 29 e il 30 marzo di cinque anni fa). Dunque: dal 2 al 23 marzo, ogni domenica potrà essere quella buona. Dovrà decidere Nichi Vendola, presidente uscente. Tutto ciò, a meno che non sia il governo nazionale a decidere di organizzare un election day.
C’è anche da verificare come eleggere i cinquanta consiglieri regionali. Chi si trova nei collegi più piccoli scalpita, paventa disparità in termini di consensi. E poi c’è da tenere conto della spesa, che rischia concretamente di essere enorme, per la campagna elettorale. Proposta di Francesco Laddomada (foto home page): si divida la Puglia non in sei collegi provinciali ma, all’americana, in dieci minicollegi (esempio, la valle d’Itria) più omogenei, più simili fra loro in termini numerici, e dunque con minori spese da affrontare per i candidati.