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Taranto: processo Ilva, si rischia un altro stop. Stamani udienza preliminare Il commissario Gnudi in audizione al Senato: unica salvezza per l'Ilva, che qualcuno la compri

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L’ex assessore provinciale di Taranto, Michele Conserva, ha ricusato il giudice per l’udienza preliminare Vilma Gilli. La Cassazione ha fissato al 4 febbraio 2015 la decisione su tale iniziativa di Conserva. Così oggi, la terza seduta dell’udienza preliminare per il caso “Ambiente svenduto”, stamani nella palestra della caserma dei pompieri, rischia un altro stop. Solo qualche giorno fa la Cassazione aveva sancito che il processo resta a Taranto, respingendo la richiesta di alcuni fra i 52 indagati: si pensava dunque che il procedimento potesse viaggiare più spedito. Probabilmente, per qualche mese ancora non sarà così.

Domani, a proposito di Ilva e di tribunali, sarà la volta di Milano. Si presenterà dinanzi alla corte, nel capoluogo lombardo, il commissario straordinario dell’Ilva, Pietro Gnudi, per chiedere lo sblocco di un miliardo 200 milioni sequestrati ai Riva. Chiede ai magistrati, Gnudi, che siano messi a disposizione i soldi ai fini del risanamento e dell’adeguamento degli impianti.

Gnudi ieri sera in audizione al Senato ha detto chiaramente: o qualcuno compra l’Ilva, il colosso siderurgico è destinato al fallimento.


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