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Assostampa su telefonata Vendola-Archinà Non si può impedire a un cronista di fare una domanda

nichi vendola

L’Assostampa della Puglia, dopo la pubblicazione (ieri, da parte del Fatto quotidiano) della telefonata Vendola-Archinà, ha diramato una nota in cui fra l’altro si ricorda che “a un cronista non può essere impedito di fare una domanda”. Il comunicato: “In attesa che tutta la vicenda evidenziata nel brano estrapolato da un’intercettazione telefonica venga chiarita”, l’Associazione della Stampa di Puglia sottolinea che “a nessuno, in un Paese normale, può essere consentito di impedire a un giornalista di fare domande e di compiere il proprio dovere”.

“L’episodio in cui il collega Luigi Abate, al quale va tutta la nostra solidarietà, è rimasto vittima dell’arroganza e della tracotanza del signor Girolamo Archinà, capo delle relazioni esterne dell’Ilva di Taranto, è un chiaro atto di prevaricazione che va da tutti stigmatizzato e respinto nella sua gravità, al di là dei ruoli che si ricoprono e persino delle doti atletiche dello stesso Archinà”.

“E’ difficile credere che il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, possa avere anche lontanamente immaginato di ridere del dramma di migliaia di persone che a Taranto convivono con i tumori e con altre gravi malattie causate dall’inquinamento industriale”.

Intanto, sul piano politico, la maggioranza alla Regione Puglia è messa in difficoltà da questo nuovo caso. C’è da capire come andare avanti dopo che ieri, dal Fatto quotidiano, è stata diffusa l’intercettazione telefonica: il presidente della Regione ride, al telefono, con Girolamo Archinà e deride un giornalista che voleva fare una domanda in tema di tumori a Emilio Riva, patron dell’Ilva.

Da ieri Vendola è nella bufera.

I parlamentari di M5S vogliono le dimissioni del presidente, così come le opposizioni alla Regione (che vogliono una seduta monotematica del consiglio regionale) e come i Verdi.

Dalla maggioranza, è già emersa la presa di posizione del presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna: difesa del presidente. Così come è pressoché scontata la difesa dal resto della maggioranza. Ma non sarà una passeggiata. Anche perché non pochi cittadini non l’hanno presa bene, diciamo così.


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