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Batosta Tares: un consigliere si pone il problema, anche se la ricetta forse non è giusta. Il sindaco? Zitto Martina Franca: i cittadini pagheranno 9168405,72 euro

franco ancona ufficio sindaco

Ieri il sottoscritto ha partecipato a una trasmissione radiofonica per parlare, guarda il caso, di Tares. Ci torniamo fra qualche rigo.

Giuseppe CervelleraIntanto va detto che è da apprezzare quanto, proprio ieri, ha fatto un consigliere comunale di Martina Franca, Giuseppe Cervellera che per lo meno si è sforzato di suggerire una soluzione sociale a favore dei più deboli: esenzioni, prendendo a riferimento l’ISEE dei nuclei familiari, per significare lo stato di debolezza economica.

Ora, poiché l’ISEE è un parametro che discende dalle dichiarazioni dei redditi, e poiché, ad esempio, proprio ieri è venuta fuori una notizia (di carattere nazionale) secondo cui non pochi imprenditori dichiarano di guadagnare meno dei loro dipendenti, fatta la premessa che nessuno vuole prendere per truffatore nessun altro ma qualcuno l’evasione fiscale la farà pure se siamo in queste condizioni, è davvero la stra dell’ISEE quella giusta per le esenzioni Tares a Martina Franca? Da qui si ritiene di no. Da qui si continua a ritenere che la strada giusta sia il ritorno alla Tarsu, anche con un aumento, magari del 10 per cento, ma che sarebbe tale per tutti i controbuenti, e non il tributo Tares che nelle condizioni attuali, potra a situazioni insostenibili, per non pochi contribuenti.

Però Cervellera, e con lui l’assessore comunale al Bilancio (Lorenzo Basile, il quale però poteva fare di più in questi mesi, avendo responsabilità diretta nella materia) se non altro si è posto il problema di carattere sociale, ha provato a elaborare una soluzione. Questo gli va riconosciuto. Questo è ia testimonianza del fatto che il tributo Tares non convince.

franco ancona ufficio sindacoE il sindaco? Il sindaco non risponde da 24 giorni a una domandina semplice semplice, la nostra, una cosa da seconda elementare, o da prima elementare, sulle sottrazioni. Ah: cosa si è detto ieri alla radio: si è parlato della domanda posta da qui al sindaco e alla quale lui non risponde; dei conti che originano il tributo Tares e che non sono chiari; della procedura sbagliata seguita dall’amministrazione comunale; della delibera fatta male con quella tabella riguardante le utenze domestiche (lì ci sono gli importi al metro quadrato unitario, erroraccio); del ruolo dei consiglieri comunali che devono leggersi i provvedimenti prima di deliberare. Si è parlato anche dell’utile di impresa, scritto nel piano economico presentato dall’azienda che gestisce il servizio rifiuti a Martina Franca: nella prima delle quattro versioni, figura all’1 per cento senza però essere l’1 per cento; poi rimane la stessa cifra e viene tolta la percentuale. Ciò, nel silenzio del sindaco che non è andato a strappare neppure un possibile risparmio di sedicimila euro, che sarebbe stato a beneficio della collettività.

Il silenzio del sindaco: la domanda è qui, sempre la stessa, da 24 giorni. Lui, Franco Ancona, non risponde (ah, che sbadato il sottoscritto: quelli di Puntoradio lo avevano contattato perché rispondesse alla domanda del sottoscritto ieri, rispondesse in onda. C’è proprio bisogno di dire se il sindaco ha accettato l’invito oppure no?). E da qui la domanda riparte. Anche oggi e ogni giorno. Dai sindaco che è facile: le sottrazioni. Le ha fatte in seconda (o in prima).

Per lei, sindaco di Martina Franca, è normale che un conto riportante 334 mila euro e un conto che poi quei 334 mila euro non li riporta più, hanno lo stesso totale?

Questo totale è l’origine della determinazione del tributo Tares, che viene pagato con soldi dei cittadini: 9 milioni 168 mila 405,72 euro.

Agostino Quero

Di seguito, a colori e con il logo aziendale, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco (gestore del servizio rifiuti) al Comune di Martina Franca il 2 settembre 2013; a seguire, monocolore, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco al Comune di Martina Franca il 16 luglio 2013. Si notino, per ciascun prospetto riassuntivo, la voce CK (ammortamenti, per intendersi) e il totale:

piano economico tradeco 2 settembre 2013 1tradeco 16 luglio 2013 1

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12 Comments

  1. Dopo il Consigliere di maggioranza che vota il piano finanziario nonostante per lui sia FALSO ne esce un altro che lo vota e dice di esserne CONTRARIO. Sicuramente gli altri si dichiareranno tutti contrari solo dopo essersi svegliati e resisi conto della cavolata che hanno fatto. Di questo tipo di amministratori la città non ne ha proprio bisogno è arrivato il momento o che addrizzate il tiro con atti concreti e immediati nelle sedi istituzioni (revoca della Delibera TARES) o che state zitti come al solito e obbedite al vostro lider. Non fate ridere con proposte ridicole, veramente pensate che la famiglia che sopravviva con 3.000 o sei mila euro annui si ponga il problema di pagare la TARES? Non ha soldi per comprare il cibo, volete che si preoccupi di pagare la TARES con conti truccati? Ma in quale Paese vive Cervellera, dove si può pensare che una famiglia viva con 3000 euro all’anno, cioè con 250 euro al mese o meno?

  2. Condivido quanto riportato nel commento di Martina. Condivido anche quanto riportato nell’articolo in riferimento all’affidabilità dello strumento ISEE, non per lo stesso, ma per la mancanza di controlli su quelli presentati. Finirà col riversare gli effetti del minor introito TARES sui cittadini onesti e rispettosi che redigeranno l’ISEE correttamente ed onestamente.

  3. Personalmente non so dove vive la signora o il signore che si nasconde dietro lo pseudonimo di Martina. Non mettere la faccia quando si parla e ci si riferisce aduna persona è segno di mancanza di rispetto. Comunque cara o caro mister martina ti invito a fare un giro con me in alcune zone o aree della nostra città e vediamo insieme quanta gente vive con niente o con 500 euro al mese. Il metodo isee accompagnato dalle verifiche necessarie è l’unico strumento idoneo per effettuare una graduatoria. L’ulteriore passo potrebbe essere un’analisi dei servizi sociali ben approfondita.

    1. Grazie per il suo intervento. Personalmente, e l’ho anche scritto, temo che la questione ISEE sia un problema reale, i controlli dovranno, o più realisticamente diciamo che dovrebbero, essere meticolosi, rigorosi. Va dato atto, e lo faccio volentieri ancora, a lei, di essersi preoccupato del problema, in un’ottica sociale, e di avere così testimoniato come il tributo Tares, pure deliberato a Martina Franca, sia ancora un problema enorme (e secondo me irrisolto). Ma i rilievi della sua interlocutrice/del suo interlocutore, che nel suo commento peraltro si firma come Martina Giglio e dunque non so se debba considerarsi falso, non mi sembrano infondati. (agostino quero)

    2. Chiedo scusa, forse sarebbe più semplice tornare alla TARSU?
      Cervellera, quale governo ha aumentato le tariffe ICP modificando il D.Lgs.507/93 e ha varato le finanziarie del 1998 e 1999?
      Quale amministrazione comunale di Martina ha aumentato l’aliquota IMU sulla seconda casa, ha aumentato la TOSAP, ha aumentato l’ICP ed infine ha pasticciato per applicare il TARES,aumentando le tariffe,quando, in perversione delle nuove normative, poteva prorogare la TARSU?
      Quale amministrazione Regionale pugliese ha aumentato l’IRPEF e
      le accise sui carburanti già da tempi non sospetti?
      Cervellera, risponda alle domande, comunichi alle famiglie chi ha aumentato la pressione fiscale nei modi sopra elencati, il centro destra o il centrosinistra?
      Cordiali saluti

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