Oggi è scissione nel Pdl che in realtà ridiventa, con il consiglio nazionale odierno, Forza Italia. Dopo venti anni, Cicchitto, Schifani, Formigoni, Alfano, eccetera eccetera, mollano la truppa e se ne vanno per conto loro, nel nuovo centrodestra che, dice Alfano, sosterrà dal governo Silvio, con una riforma della giustizia e altri provvedimenti liberali.
Fitto, leader della pattuglia pugliese e in pole position, a questo punto, per la successione a Berlusconi nella leadership in Forza Italia 2.0, dice che l’atto compiuto da Alfano è gravissimo.
Con Fitto si schiereranno praticamente tutti i parlamentari pugliesi eletti nel novero del Pdl, a partire da Chiarelli, mentre Massimo Cassano ha consumato lo strappo con il magliese e se ne vedranno gli effetti anche alle elezioni comunali di Bari, della prossima primavera.
Oggi è scissione anche in Scelta civica: Mario Mauro fa una deviazione verso i popolari e se ne porta un bel po’, mentre la parte più liberale del movimento di cui era leader Mario Monti (prima di andarsene) rimane, appunto, col leader, che a questo punto si rimetterà in sella al movimento per guidarlo. Fra i pugliesi, con Monti, il già europarlamentare Marcello Vernola e il deputato Salvatore Matarrese.
Tutto ciò, in campo nazionale, avviene con la chiara prospettiva della ricostituzione di un centro che sembrava essere in via di estinzione. Tutt’altro: pezzi del Pdl, pezzi di Scelta civica e, chissà (i rumors dicono anche questo) pezzi del Pd, pronti a rimettersi, appunto, al centro della scena. Di sicuro, questo è un giorno-chiave per le evoluzioni politiche nazionali e, a cascata, dei vari contesti locali.