Di seguito un comunicato diffuso dal consigliere regionale Francesco Laddomada:
Cinquecentomila euroal fine di salvaguardare e valorizzare i beni immobili, pubblici o privati del patrimonio culturale di cui all’art. 10 del D.lgs. 42/2004 che hanno valenza storico, culturale, religiosa e sociale con interventi di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo. Esenzioni e riduzioni per il pagamento della tassa automobilistica. Sono questi due tra gli emendamenti presentati dal Consigliere Laddomada in vista dell’approvazione del Bilancio di Previsione della Regione Puglia. “In una fase particolarmente delicata – sostiene Laddomada – nella quale le risorse sono scarsissime e lo Stato centrale trasferisce sempre meno risorse alle regioni non è stato redarre lo strumento economico-finanziario della Regione. Un Bilancio, quindi, che tiene fa i conti con una situazione complessiva non facile. Comunque ho ritenuto opportuno presentare degli emendamenti, che auspico vengano accolti, che riguardano da un lato l’esigenza di andare incontro alle famiglie con una bassa capacità reddituale, dall’altra uno che riguarda la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale che ritengo fondamentale per la crescita e lo sviluppo della Puglia. Il primo emendamento – continua il consigliere – è finalizzato a finanziare con 500milioni in conto capitale interventi di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo di beni immobili, pubblici o privati, del patrimonio culturale che hanno una particolare valenza storico, culturale, religiosa e sociale della Puglia. Il secondo, invece, ha una finalità prettamente più sociale considerato che ho chiesto ha il fine di esentare dal pagamento della tassa automobilistica famiglie con ISSE fino a 4mila euro e di ridurla del 50% per famiglie con ISEE da 4mila a 7mila euro. Una richiesta che certamente non risolverà i problemi di tante famiglie che hanno ben altre difficoltà economiche, ma alcuni emendamenti che avevo intenzione di presentare per alleggerire il carico fiscale delle famiglie, per mancanza di copertura finanziaria, non potevano essere accolti. La speranza – conclude Laddomada – è che i due emendamenti presentati vadano a buon fine e che si possa trovare una soluzione equa anche in merito all’ecotassa, anche perché, vorrei ricordarlo, molti comuni sono stati rallentati nella predisposizione dei nuovi appalti sui rifiuti a causa dell’entrata in vigore della legge sui servizi pubblici locali; ed inoltre in un anno che ha visto l’entrata in vigore della Tares e da prossimo anno della Tari, quale componente sui rifiuti, andare a colpire ancora gli Enti locali e, di conseguenza i cittadini, non è né utile, né opportuno. Pertanto sarà necessario, quanto meno, applicare criteri di gradualità.”