Dati diffusi da Gedi editore e tratti dall’Aams, amministrazione autonoma dei monopòli di Stato: nel 2016 alla slot machine i locorotondesi hanno buttato 11,53 milioni di euro nei 107 impianti esistenti, sette ogni mille abitanti. Una media di 814 euro ad abitante e, considerando che negli abitanti ci sono anche neonati e persone mai avvicinatesi a una slot machine, si immagini a che livelli di rovina siamo, da parte di chi gioca. Si aggiunga che la slot machine, a livello nazionale, rappresenta poco più della metà del fatturato per i giochi riconosciuti da Aams (circa 49 miliardi su 96). Si ipotizzino pure le pratiche illegali, magari online o con chissà quali altri metodi e si intuirà come gli 11,53 milioni di euro, per Locorotondo, siano forse destinati a diventare venti, nel sistema complessivo dei giochi. Che poi, come si possa dire gioco una cosa che alle estreme conseguenze mette sul lastrico le famiglie, è un mistero.