rendimentogold

basilepiccolo

gestionale per manutenzione macchinari

metticilatesta


Da Apricena la proposta: usare le cave dismesse come palcoscenici naturali Lanciata al consiglio regionale della Puglia

foto

Di seguito il comunicato:

“Le cave dismesse non sono buchi da tappare ma luoghi da rifunzionalizzare”. Esordisce così Alfonso Masselli (in foto, nel riquadro), responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale Stilmarmo che, nei giorni scorsi, ha messo nero su bianco una “proposta emendativa” al Consiglio Regionale della Puglia.

L’azienda – operante da quasi trentacinque anni nel settore marmifero di Apricena, secondo bacino estrattivo d’Italia, dopo quello di Carrara – è da tempo impegnata nella diffusione dell’innovativo concetto di rifunzionalizzazione dei siti di cava dismessi o non più attivi.

In collaborazione con il Politecnico di Bari (Dipartimento dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura – DICAR), la Stilmarmo ha, infatti, promosso il convegno Quarry Visions, nel quale sono intervenuti autorevoli relatori del mondo accademico, tra cui Anthony Caradonna della prestigiosa università americana New York Institute of Technology.

Poi ad Apricena, nel luglio del 2022, una mostra  ha esposto le “visioni di futuro” che hanno coinvolto 25 studenti, 2 dottorandi e 1 assegnista di ricerca, coordinati dal professore Giuseppe Fallacara, titolare al PoliBa della cattedra di progettazione architettonica.

Dieci progetti che evidenziano il valore di luoghi aridi e desolati come le cave abbandonate, immaginando di rigenerarle attraverso la disciplina architettonica.

Le cave diventano così alberghi, centri sportivi, teatri, aree concerti, set cinematografici, musei, parchi e laghi naturali.

In foto, un esempio di cava dismessa nel comune di Apricena, dove, nel corso degli anni, si è formato un lago naturale.

«Fondamentale per dare corso a questo nuovo approccio culturale, che – sottolinea Masselli – conferirebbe un rinnovato valore al nostro territorio e farebbe ivi nascere nuove economie sostenibili con positivi impatti occupazionali, sarebbe la modifica della vigente legge regionale in materia di attività estrattive in Puglia (la numero 22 del 2019), che verrebbe così a ridisegnare il futuro possibile».

Nello specifico, la “proposta emendativa” della Stilmarmo prevede l’introduzione, nel vigente testo normativo, del concetto di rifunzionalizzazione dei siti di cava dismessi o non più attivi.

«Ove fosse accolta dal Consiglio Regionale, la Puglia – spiega Masselli – sarebbe la prima regione italiana ad avere una legge in materia di attività estrattive fortemente innovativa, che mirerebbe a valorizzare il patrimonio naturale del nostro territorio e ad aprire nuove prospettive socio-economiche».

E racconta cosa sta avvenendo in Cina, con cui la Stilmarmo intrattiene da anni assidue relazioni commerciali.

«A Jinyun, nella valle di Xiandu, in provincia di Zhejiang, ben nove cave dismesse sono state trasformate in suggestivi palcoscenici per attività di tipo culturale e di intrattenimento, registrando alti livelli di turismo in luoghi dove, fino a prima, si allevavano polli».

«Insomma, se non si vuole che, anche in Puglia, le suggestive cave dismesse diventino, con i tradizionali progetti di ripristino ambientale, degli enormi pascoli cespugliati, voltiamo con coraggio pagina e modifichiamo l’attuale normativa regionale in materia», sollecita Masselli.

 


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *