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Pandemia da Covid-19: in Puglia tra il 2020 e il 2021 spesi circa 202 milioni Nota del presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati

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Tra il 2020 e il 2021, durante la pandemia da Covid-19, «la struttura di supporto nominata» dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «e incardinata nella Protezione civile ha speso circa 202milioni». A darne notizia è il consigliere regionale del Partito democratico, Fabiano Amati. Il presidente della commissione Bilancio e programmazione afferma che «nell’esercizio 2020 le somme impegnate ammontano a 128.275.432,14 euro, così distinte: gestione ordinaria materiale sanitario per ospedali, comprensivo di attrezzature euro 9.227.456,8; manutenzione straordinaria beni di terzi euro 3.467.978,84; ulteriori attrezzature per ospedali euro 5.499.996,50; gestione provveditorato per automezzi Covid euro 80mila euro; dpi e attrezzature sanitarie urgenti euro 107.500.000; spese per Covid hotel e servizi sanitari vari per euro 2milioni; trasferimenti alle associazioni di volontariato euro 500mila».

Nel 2021, invece, le risorse impegnate ammontano a «73.443.409,10 euro- afferma Amati-, così distinte: gestione ordinaria materiale sanitario ospedali euro 2milioni; gestione ordinaria attrezzature ospedali euro 2milioni; manutenzione straordinaria beni di terzi euro 922.756,81; attrezzature per centri vaccinali, sito dpi, ospedali per euro 1.242.074,03; servizi Covid, assicurazioni volontari, logistica euro 509.274,36; dpi e attrezzature sanitarie urgenti  euro 53.476.185,29; Covid hotel e servizi sanitari vari euro 5.388.464,01; trasferimenti agli enti locali euro 285.567,49; trasferimenti ad associazioni di volontariato euro 1.499.957,00; allestimento centri vaccinali euro 2.009.982,37; servizi vari, trasporto dpi, call center, supporto Asl euro 3.606.253,26; manutenzioni ordinarie euro 502.894,49».

Quanto, infine, alle forniture provenienti dalla Cina (stando allo stesso Amati, si tratta sempre di una prima sommaria precisazione analitica), nel 2020 «sono stati acquistati beni sanitari di consumo, consistenti in mascherine, dpi facciali filtranti monouso, materie prime per produzione dpi, macchinari e apparecchiature sanitarie, per complessivi 17.254.250 euro», dichiara Amati. Le voci di spesa per complessivi «33.541.907,69 euro» relative «ad assistenza medica, diversa da quella delle Asl riguardano- precisa l’esponente della massima assise regionale- l’acquisto di materiali di consumo, destinati alle strutture sanitarie, pronto soccorso e laboratori di diagnostica».


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