L’omicidio non rientra fra le categorie di reati per i quali il vitalizio va sospeso. Lo rammenta Repubblica, raccontando la vicenda di Enrico Balducci, ex consigliere regionale della Puglia. L’esponente politico è condannato da un paio di anni, in via definitiva, a tre anni e otto mesi di reclusione per avere ucciso un 23enne che stava tentando di rapinare l’impianto di distribuzione carburanti di proprietà di Balducci stesso, a Palo del Colle, giugno 2010.
Il quale, nelle scorse settimane, ha chiesto e ottenuto di far scattare, dall’1 dicembre 2015, il pagamento del vitalizio da 8212,07 euro lordi. Quindici anni in consiglio regionale, vitalizio maturato al compimento del cinquantacinquesimo anno di età. Vitalizi aboliti dal 2013. Ma non per chi c’era prima. E nemmeno per i condannati per (alcuni tipi di) omicidio. Tutto in regola.
Del resto, c’è anche una (non irrilevante) corrente di pensiero, in Italia, secondo cui ci si può e anzi ci si deve difendere dai banditi, anche ammazzandoli, si vedano anche casi più o meno recenti.
(foto: fonte la rete)