Cosima (Mina) Zingariello è candidata alla Camera dei Deputati nella lista del Partito Democratico, circoscrizione estero.
Nata in Puglia a Martina Franca, 34 anni, cresciuta a San Benedetto Po (Mn), Zingariello lavora da 10 anni come cooperante internazionale: dopo diversi anni in Africa e in America Latina, oggi risiede a Londra, dove si occupa dell’area mediterranea e della crisi di migranti e rifugiati per la ONG “International Rescue Committee”, racconta in una nota presentando agli elettori le linee propositive della sua proposta elettorale.
“Mi batterò perché l’Italia cresca sempre di più in modo inclusivo, portando avanti i valori di tolleranza, libertà e inclusione”, così Zingariello. “La crisi del Mediterraneo non è una crisi dei migranti, ma una crisi della nostra identità di Europei. Occorre riscoprire l’accettazione dell’altro, la bellezza dei diritti civili e la necessità di una convivenza solidale”.
Presidente del Circolo PD di Londra, Zingariello ha coordinato la campagna europea per il Sì al Referendum Costituzionale del 2016 e ha organizzato l’adesione di un gruppo di attivisti europei allo sciopero della fame per lo Ius soli. Ha inoltre partecipato attivamente alla campagna per il Remain nel referendum sulla Brexit. Si perche’ – spiega:
“L’Europa è senza dubbio il cuore del mio progetto politico, a maggior ragione dopo lo shock della Brexit. Ma ci sono tante altre cose a cui vorrei lavorare per il bene del mio paese: credo fermamente, ad esempio, che in Italia molto vada fatto per la partecipazione femminile al mondo del lavoro. Sono necessari incentivi mirati, soprattutto sotto forma di nuove politiche per il congedo parentale (molto simili a quelle che sperimentiamo in altri paesi europei), di più asili e di un lavoro più flessibile”.
Dr.ssa Zingariello, è soddisfatta del programma elettorale presentato stamane dal Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ?
“Ho fatto parte della task force istituita dal PD Mondo per preparare le raccomandazioni riguardanti gli Italiani all’estero da inserire nel programma elettorale del Partito, e sono molto felice di poter affermare che tantissime nostre raccomandazioni sono state accolte. E c’e’ anche una sezione specifica riguardante gli Italiani all’estero nel programma.
In ogni caso, già prima di leggere il programma avevo già deciso di costruire la mia candidatura intorno all’Europa sociale e solidale, visto e considerato che lavoro per una ONG umanitaria! Ebbene, il programma ha incluso anche questo ambito e quindi io ne sono molto felice”.
Ma sociale vuol dire anche Lavoro / Sicurezza sociale. Su questi aspetti ha una sua proposta ?
“Sociale vuol dire che l’Unione Europea non e’ solo spazio unico commerciale ma mette al centro i diritti delle persone e i valori. La mia proposta e’ quella di rilanciare l’educazione alla cittadinanza europea attiva, attraverso l’educazione scolastica, e anche l’ampliamento di scambi come il Servizio Civile Europeo e l’Erasmus,.
Solidale vuol dire che l’Europa deve affrontare unita sfide globali, come quella della migrazione: la crisi dei migranti e’, d’altra parte, crisi della nostra identita’ di europei. Ed e’ ritornando ai nostri valori che riusciremo ad affrontarla insieme. Se ci chiudiamo, invece, nelle dinamiche nazionali, saremo tutti schiacciati dal peso di fenomeni globali. Quindi tutte le realta’ che fanno accoglienza e immigrazione in Europa devono mettersi in rete, scambiare buone pratiche ed esperienze di successo. E l’integrazione deve essere finanziata con fondi rapidi e snelli”.
Nell’indicare le linee direttrici del suo programma diffuso oggi, ha affrontato – anche se molto sinteticamente – altri temi, come il nodo parita’ / lavoro / maternità / servizi….
“Parliamo tanto di disoccupazione giovanile, ma la vera emergenza e’ la disoccupazione femminile. Ed in quest’ambitp siamo il governo che ha fatto meglio in assoluto per l’occupazione femminile che registra alti tassi come mai prima d’ora. Eppure, siamo il penultimo paese in Europa… Figuriamoci come stavamo prima!
Tuttavia, se non parte l’occupazione femminile non ripartono le nascite, e i nostri sistemi strutturali diventano insostenibili. Pero’ de-tassazione per lavoro femminile, asili nido (in certe zone in Italia siamo sotto i 10 posti asilo ogni 100 bambini, quando l’obiettivo europeo e’ del 33% e poi congedi parentali condivisi, dove anche l’uomo sia incentivato a stare a casa, per condividere l’onere della genitorialita’ e aiutare le donne che vogliono tornare a lavoro”.
Infine i servizi: soprattutto in Europa, nella patria della mobilita’ e dell’interconnessione, registri lenti e rigidi non hanno alcun senso. Dobbiamo informatizzare i registri dei cittadini all’estero e gettare la base per un database europeo e dobbiamo avere un team mobile di professionisti che dia il proprio apporto nei Consolati che sono sottoposti a maggiore pressione, come quello di Londra, ora, per la Brexit.”
A proposito, ha visto ? E’ stato attivato il portale SECOLI a Madrid. L’iscrizione AIRE ora sarà più semplice…Un primo passo
“Anche in UK ormai e’ online, ma ovviamente ci si mette molto perchè il personale deve processare oltre 3000 richieste al mese”.