Intervendo a Lecce a un dibattito sul tema “Siamo tutti puttane” tratto dal libro di Annalisa Chirico, il sindaco di Bari ha aperto un fronte rilevante in tema di prostituzione. Deve essere sottoposta a tassazione, la nostra interpretazione, ma il sindaco precisa “ho solo detto che non è tassata”. Ancora: deve avere un minimo di controllo sanitario”, dice il sindaco di Bari che motiva così la sua affermazione: se non sfruttata, il che sarebbe illegale, la prostituzione non è illegale. Dunque va fiscalizzata, se ne deduce dalla considerazione di Emiliano (“non è tassata”) anche perché fra l’altro, essendo esentasse è pure incentivata, è l’osservazione di Emiliano. Il quale, però, precisa di non aver detto che “va” tassata.
E sul piano sanitario devono esserci garanzie per le lavoratrici e i loro clienti.
Il problema drammatico e ignobile è quello dello sfruttamento, che Michele Emiliano ha combattuto nel corso degli anni da primo cittadino di Bari. In strada, secondo Emiliano, le prostitute sono state spostate dalla legge che ha abolito le case chiuse. “Comunque” dice il sindaco del capoluogo regionale, “l’importante sarebbe affrontare una volta per tutte il problema in modo razionale eliminando le assurdità come quella dei vigili che inseguono per le strade gente in perizoma e tacchi a spillo”. dichiarazione riportata dall’agenzia Agi.