Il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, stamani è andato a Brindisi per parlare col direttore dell’Asl, Paola Ciannamea. La quale ha detto, al primo cittadino ostunese, di avere già evidenziato all’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, l’opportunità di riaprire il reparto di ostetricia dell’ospedale di Ostuni. Il combinato fra statistiche e razionalizzazione della spesa ha imposto la chiusura, da ieri, per carenza di personale, si era detto. Ma l’assessore Gentile, che fra l’altro dovrà dimettersi nel giro di pochi giorni perché eletta al parlamento europeo, potrà decidere il da farsi, possibile riapertura compresa.
Polemica fra due consiglieri regionali sulla questione-ostetricia. Scianaro, Forza Italia, e Amati, centrosinistra, i protagonisti. Il primo è perché torni in funzione la divisione ospedaliera di Ostuni (e ha accompagnato il sindaco a Brindisi stamani) mentre il secondo, che in realtà è sospeso dal consiglio regionale per una questione giudiziaria, dice che i numeri di ostetrica a Ostuni sono tali da non potersi dare luogo alla riapertura. Così, dice Amati, bisogna subito annoverare quel bacino di utenza nel futuribile ospedale di Fasano-Monopoli. Di cui lui è ispiratore politico principale. Ospedale futuribile, si è detto. Al massimo, futuro. Per ora, dunque, non c’è. E magari qualche donna di Ostuni avrà pure l’aspirazione di partorire, per esempio, domani.
