La vicenda del contribuente che dovrà pagare un centesimo a rate è raccontata dal Corriere della Sera. La burocrazia è un elemento essenziale dell’andamento delle cose pubbliche ma così è una cosa che fa ridere amaramente. In Puglia è di queste ore la vicenda accaduta a Brindisi, denunciata dall’ex consigliere comunale Vincenzo Albano. A più di un contribuente è stato chiesto il pagamento dell’acconto Tari, cioè la tassa rifiuti del 2014. Peccato che fra i tanti contribuenti ai quali si sono chiesti i soldi, con dovizia di particolari sulle cifre da corrispondere, ci siano anche i morti. Come quello, cita Albano, dell’uomo deceduto l’8 dicembre 2010 e che ora dovrà pagare 174 euro di acconto Tari. Ma il caos degli avvisi di accertamento è legato anche ad altri esempi fatti dall’ex consigliere comunale: chi ha cambiato residenza dodici anni fa e adesso viene chiamato a pagare l’annualità 2014 (anche) della residenza vecchia o la contribuente che ha cessato l’attività nel 2005 e ora è chiamata a pagare la Tari 2014 per quell’attività.