In tarda serata, la nota della procura di Taranto. Accertamenti esclusivamente preliminari, quelli compiuti con l’ispezione dei carabinieri all’altoforno 2 del siderurgico Ilva della città ionica. Al termine di una giornata notevolmente concitata, la presa di posizione della magistratura stempera un po’il clima rovente. I carabinieri, trovando al lavoro all’altoforno 19 operai, li hanno segnalati. Così, azienda e sindacati, insieme, hanno evidenziato che c’è bisogno di chiarezza su come procedere. E l’Ilva si è rivolta al prefetto di Taranto: a quanto sembra, viene ottenuto che gli operai non saranno considerati responsabili della situazione, mentre si era originariamente ipotizzata un’accusa di violazione di sigilli a loro carico. Ilva e sindacati hanno evidenziato che l’altoforno, tuttora acceso, non può essere lasciato incustodito. Dunque sarebbe paradossale una denuncia per il solo fatto di essere sul posto di lavoro.
La procura di Taranto aveva sequestrato, senza facoltà d’uso, l’altoforno 2 dell’Ilva di Taranto dopo la morte del martinese 35enne Alessandro Morricella, travolto da un getto di ghisa incandescente. Ma alcune settimane fa, con un decreto legge, il governo aveva superato, di fatto, quel sequestro, L’Ilva, così, ha presentato ricorso per l’uso dell’altoforno 2 ma il giudice per le indagini preliminari tarantino Martino Rosati ha inviato alla Corte costituzionale il decreto legge, sospendendo la procedura del ricorso. Secondo la procura, alla luce di tutto ciò, l’altoforno va considerato tuttora sequestrato. Senza facoltà d’uso.
Di seguito il comunicato di Fiom-Fim-Uilm successivo al vertice in prefettura:
Alla luce di quanto accaduto quest’oggi nello stabilimento ILVA sede di Taranto, FIM, FIOM e UILM unitamente alle Segreterie confederali, hanno ricevuto convocazione presso la Prefettura di Taranto, esprimendo nell’interlocuzione odierna forte preoccupazione dei lavoratori tutti.
Al tavolo, erano presenti il Prefetto, Il Comitato provinciale Ordine e Sicurezza i quali dopo ampia disamina hanno formulato rassicurazioni circa l’estraneità dei lavoratori ai fatti contestati e che simili azioni non avranno a ripetersi.
Ampie rassicurazioni sono state fornite in merito all’accesso su AFO 2 di tutti i lavoratori interessati alle pertinenti lavorazioni.
FIM, FIOM e UILM nell’apprezzare la disponibilità manifestata dalle competenti Autorità, auspicano che tutti i soggetti in campo a partire da ILVA mostrino maggiore chiarezza, responsabilità e manifesta collaborazione per il superamento delle forti criticità tutt’ora presenti.