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Uva da tavola: nel tarantino “Confimprese Vittoria” In vista della vendemmia

uva da tavola castellaneta

Di seguito un comunicato diffuso da Confimprese:

Con l’arrivo della maturazione del prodotto Uva da Tavola parte il Progetto “Confimprese
Vittoria “. Il progetto, che attualmente è in fase embrionale, vuole dare una boccata di ossigeno ai produttori di Uva da Tavola della provincia di Taranto.
“Per quest’ anno, afferma il Presidente di Confimprese Taranto, Federico Greco, testiamo tutto il lavoro organizzativo effettuato dal gennaio 2021 ad oggi ; infatti si è proceduto ad adottare , da parte dei produttori , il disciplinare di produzione del marchio IGP Uva di Puglia. Poi , come Associazione di Categoria , ci siamo attivati per rintracciare Agenzie Interinali per fornitura di manodopera sia per le lavorazioni ante raccolta che per la raccolta del prodotto, stesso dicasi per i fornitori di fitofarmaci accettati dal disciplinare stesso, dei fornitori di imballaggi , degli autotrasportatori e, infine, i dealers europei che si son prestati ad effettuare acquisti anche per esigui numeri di produzione .
Infatti, per il 2022, il progetto prevede una produzione di soli 3.000 q.li.
Tutto questo lavoro , sicuramente ci ha portato a lavorare fianco a fianco con i produttori che hanno creduto nella bontà del progetto, che al termine del suo ciclo dovrebbe portare un aumento del fatturato delle aziende stesse del 120%. Ovviamente ci siamo dedicati ad un area ben precisa di produzione che è l’ area di produzione di Grottaglie che in questi anni ha vissuto un degenerare delle regole di acquisto-vendita che non facevano altro che rendere antieconomica la produzione di questo tipo di prodotto, inducendo i produttori ad impiantare
produzioni diverse anche sotto brevetto”.
“Il mio obiettivo, dice ancora il Presidente, sarebbe quello di rendere la nascente Rete d’Imprese autonoma sul mercato , magari utilizzando una IGP propria del territorio, che possa dare finalmente un riconoscimento ai tanti sacrifici degli agricoltori stessi. Per il momento ci basta aver raddoppiato le entrate derivanti dalla vendita del prodotto, difatti attualmente i prezzi di mercato alla vendita su pianta si aggirano sui 50/60centesimi di € , noi invece facciamo in modo che il produttore incassi € 1,20 al netto delle spese di raccolta,imballaggio e trasporto, quindi ritorniamo a rendere redditizia la produzione. Per il 2023 ci aspettiamo di portare a regime il progetto con la creazione della Rete d’ Impresa e con l’ innesto di un azienda che faccia imballaggio così da poter usare il marchio IGP. Buona vendemmia a tutti.”

 


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