Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Entra nel vivo la quindicesima edizione del festival nazionale “Il Giullare – Teatro contro ogni barriera”, organizzato a Trani dall’Associazione Promozione Sociale e Solidarietà con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità Esg, Comune di Trani e dalla Regione Puglia.
Da lunedì 17 luglio a sabato 22 luglio, negli spazi del Centro Jobel, con inizio sempre alle 21, si esibiranno le compagnie in concorso ma già dalle 20 sarà possibile assaggiare le prelibatezze del food truck del Giullare. Si parte lunedì con lo spettacolo “Di Reami e Strambe Melodie” a cura di “Sivola” cooperativa sociale di Barletta; martedì c’è “Scugnizzi foggiani” dell’Associazione Italiana Persone Down di Foggia; mercoledì “Don Chisciotte, sogni, mulini a vento” di Diesis Teatrango, cooperativa sociale di Arezzo; giovedì “L’anima non è come appare” dell’Associazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa, organizzazione di volontariato di Bari venerdì “US – Prove aperte di un nuovo musical” di Eloiseloro, cooperativa sociale di Milano; sabato “Scaraventati, ho fatto la mia” della compagnia Maoyr Von Frinzius di Livorno. Domenica 23 luglio, sempre a Trani, in piazza Mazzini, sede della Locanda del Giullare, spin-off del festival, si terrà la premiazione delle compagnie. Per l’occasione ci saranno Federica Paradiso, cantante non vedente di Trani e la band “gli Scoppiati” in arrivo da Roma.
Il festival, che è cominciato ufficialmente lunedì 10 luglio con “Giullari al buio”, un cooking show con la partecipazione dello chef Antonio Ciotola e una cena al buio, è una delle più longeve esperienze in Italia, unico progetto di questo tipo in Puglia, capace di coniugare arte, cultura, spettacolo e inclusione, con l’ambizione di essere percorso esemplare di welfare culturale. “Quindici edizioni sono un bel traguardo”, commenta Cinzia Angarano, presidente della Cooperativa Promozione Sociale e Solidarietà. “Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: dimostrare, attraverso l’arte, il teatro, la cultura, la cucina, che la diversità è ricchezza e risorsa”.