Periodo del referendum per la chiusura dell’Ilva voluto dall’associazione “Taranto futura”.
Telefonata del 29 ottobre 2010, si sente il sindaco Ippazio Stefàno dire a Girolamo Archinà, responsabile delle relazioni istituzionali Ilva, “va bene va bene, tranquilli”. Argomento di discussione: il fatto che all’Ilva quel referendum non sarebbe andato molto bene. Quel referendum cittadino il cui svolgimento sarebbe stato deciso dal Comune.
L’intercettazione è stata pubblicata dal Fatto quotidiano, pochi giorni dopo quella fra Vendola e Archinà. Telefono bollente il suo, non c’è che dire.
Stefàno, nella sua interpretazione della cosa, secondo una dichiarazione resa al Quotidiano, afferma che quella era stata una formula per chiudere in maniera cordiale una telefonata. Con una risposta formale,nulla più.
Il referendum, il cui svolgimento venne promosso dal sindaco proprio nell’ottobre 2010, si svolse dopo un bel po’di tempo per via di un ricorso dell’Ilva. Si è svolto il 14 aprile scorso e non andò a votare neanche un quinto degli aventi diritto.
Stefàno e Archinà figurano fra i 53 (di cui tre società del gruppo Riva) nei confronti dei quali si è ufficialzzata, alcune settimane fa, la chiusura dell’indagine per il caso-Ilva.
(foto: fonte brindisireport.it)
