Un nuovo spiraglio arriva dagli Usa per risolvere il giallo della scomparsa di Ylenia Carrisi. La figlia di Albano e Romina Power potrebbe essere stata uccisa nel 1994 da un camionista americano che le offrì un passaggio e che ha confessato l’omicidio 19 anni fa.
Per sapere se le ossa fatte ritrovare dall’uomo, Keith Hunter Jesperson, nel 1996 sono di Ylenia sono stati prelevati dei campioni di DNA dai genitori e dai fratelli della ragazza, scomparsa nel nulla 22 anni fa.
L’Interpol- a quanto riporta il quotidiano Il Giorno- ritiene molto attendibile la pista che proviene da Tampa, in Florida, dove il 15 settembre del 1994 furono ritrovate le ossa di una giovane donna.
Due anni più tardi Jesperson confessò di aver conosciuto una ragazza che chiedeva un passaggio in una stazione di servizio: si presentò con il nome di Suzanne, lo stesso che Ylenia Carrisi utilizzava da quando si trovava a New Orleans. I campioni di DNA saranno esaminati e incrociati con quelli del cadavere a Palm Beach e nei laboratori dei Ris di Roma
La Procura di Brindisi ha chiuso il fascicolo d’indagine da tempo e il 1 dicembre del 2014 è stata dichiarata la morte presunta. Ma le indagini che arrivano da oltreoceano potrebbero dare una clamorosa svolta alla dolorosa vicenda.
(leccesette.it)