Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
Cabina di regia in Questura ad Andria con le forze dell’ordine per pianificare strategie di controllo e sicurezza nelle aree rurali contro i furti di olive e per organizzare la scorta ai mezzi carichi di olio, dopo segnalazioni e denunce di Coldiretti Bari – BAT rispetto a fenomeni criminali che si ripetono da anni.
“E’ stato intensificato il presidio nelle campagne e la presenza dei Carabinieri nelle aree rurali è più tangibile”, ha detto Agostino Tortora Vicepresidente di Coldiretti Andria che ha partecipato alla riunione in Questura. Sarà replicato il metodo già collaudato gli anni scorsi, con i frantoi che avviseranno la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine alla volta delle varie destinazioni per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada. La Questura ci ha chiesto la massima collaborazione per sensibilizzare il mondo agricolo a segnalare e denunciare tempestivamente”.
“Nella provincia della BAT, solo in 3 comuni, gli ettari olivetati sono ben 32.050 e la produzione di olive da olio è in media pari a 1,2 milioni di quintali di olive. Risulta rallentato con una variazione negativa dell’1% l’export del settore agroalimentare della BAT nei primi 6 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Ad incidere è stato certamente il calo della produzione di olio extravergine di oliva che a causa delle gelate del febbraio 2018 ha subito un crollo del 65-70% con punte fino al 90%.”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Bari BAT.
È un patrimonio che va costantemente tutelato e promosso e per questo va applicata alla lettera la ‘legge salva-olio’ – dice Coldiretti BAT – la n. 9 del 2013 ed è necessaria l’accelerazione dell’iter del disegno di legge che reca le “nuove norme in materia di reati agroalimentari”, elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, a supporto dell’attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi – conclude Coldiretti BAT – all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle misure previste dal provvedimento.
(foto: tratda carabinieri Foggia)