Bruna Bovino, la ventinovenne trovata morta carbonizzata nel centro estetico di Mola di Bari in cui lavorava, è stata ammazzata a forbiciate al collo o con un punteruolo. Questi gli esiti dell’autopsia sul corpo della ragazza trovata cadavere il 12 dicembre.
Emerge anche uno stato di soffocamento da strangolamento, nell’esame autoptico. Le fiamme alla stanza in cui si trovava la donna sono state appiccate, dunque c’è anche l’incendio doloso in questa brutale vicenda, un incendio finalizzato, quasi certamente, al depistaggio. Sulla scena del delitto non è escluso che ci fosse più di una persona.