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Taranto, inchiesta “Matite d’oro”: le richieste del pm, condanne fino a nove anni e mezzo Dirigenti e una funzionaria del Comune e imprenditori

tribunale taranto

Nove anni e mezzo per Francesco Portone, manager dell’azienda Promosport. Nove anni perLuigi Lubelli, ex dirigente del Comune di Taranto. Cinque anni e tre mesi per Carlo Patella, altro dirigente di quell’ente. Cinque anni per la funzionaria comunale Fernanda Prenna; due anni per Tiziano D’Angiulli, collaboratore di Portone. Queste (secondo la Gazzetta del Mezzogiorno che ne dà notizia) le richieste del giudice nei confroti dei cinque accusati di peculato. Portone, secondo l’accusa, avrebbe prodotto false fatture, gonfiate, per emolumenti extrastipendio ai dirigenti e alla funzionaria inquisiti. Così, le spese per la cancelleria, ad esempio, diventavano spese enormi. Il periodo in esame è quello fra il 2003 e il 2005, sindaco Rossana Di Bello. Ci sono in ballo milioni di euro, come i cinque milioni e mezzo circa per fatture gonfiate o per prestazioni mai effettuate, secondo l’accusa. Adesso il pubblico ministero Remo Epifani ha chiesto, lui, il conto ai cinque. Salato. La sentenza sarà pronunciata dalla corte presieduta da Michele Petrangelo.


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