Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione antiracket e antimafia:
L’associazione Antiracket e Antimafia si congratula con il Comando provinciale della Guardia di Finanza in merito al sequestro di oltre 6 quintali di sostanza stupefacente, nel dettaglio 612 chili di marijuana e 21 chili e mezzo di hashish nascosti in un furgone noleggiato in provincia di Lecce.
Entriamo in questa vicenda congratulandoci con l’operato delle Fiamme Gialle, ma nel contempo con la preoccupazione che una parte del territorio Brindisino per troppo tempo sia stata trascurata, troppo spesso definita impropriamente “isola Felice”, e mi riferisco ad Erchie ed i paesi limitrofi, quindi quella parte al sud del Brindisino confinante con la provincia di Taranto e di Lecce.
Da giugno ad oggi vari sono stati gli arresti con consequenziali sequestri di ingenti quantitativi di droga di ogni genere, da quelle sintetiche passando per l’eroina e finendo con questo forte colpo dato alla criminalità, tutti questi arresti sono stati effettuati nell’ambito di operazioni delle forze dell’ordine relativamente lontano dai paesi di origine degli esecutori, ci si chiede come mai non ci sia stato seguito nei territori d’origine, dove la droga verosimilmente sarebbe dovuta arrivare per poi essere smerciata, ci si chiede come mai dai territori mai ci siano state debite segnalazioni di “nuovi” soggetti emergenti nell’ambito della criminalità organizzata, nonostante noti a tutti.
Purtroppo l’omertà più volte rimarcata dal sottoscritto e dalla nostra associazione con l’evolversi di avvenimenti palesi è stata conclamata con il tempo e con i fatti, contrastando con slogan ispirati al “va tutto bene” di alcuni politici e in rarissimi casi quanto gravissimi di rappresentanti delle forze dell’ordine locale.
Quest’ultima operazione pur essendo una vittoria per lo Stato, è la palese dimostrazione di come grazie alla scarsa attenzione nei territori a sud del Brindisino, ci sia stato un “salto di qualità” della criminalità dimostrando un forte potere economico visto i quantitativi con elevatissimi margini di guadagno, soldi poi reinvestiti in attività “legali” e altre palesemente illegali quali ad esempio l’usura dilagante.
Queste brevissime considerazioni di encomio, ma nel contempo di preoccupazione sono atte alla speranza che ci sia un seguito e soprattutto una maggiore attenzione in un territorio dove per troppo tempo è venuto a mancare lo Stato.
Il triangolo Erchie, Torre S.S., San Pancrazio salentino confinati in pochi chilometri con la provincia di Taranto con Avetrana e Manduria e con quella di Lecce per troppi anni il silenzio assordante ha permesso una radicalizzazione del fenomento criminale in ogni ambito della vita sociale, quanto la forte crescita tale da potersi permettere diretti contatti con trafficanti di droga e presenziare la l vita pubblica in ogni sua sfaccettatura.
Questo nostro intervento è indirizzato a tutte le forze dell’ordine, alla magistratura con particolare attenzione perchè presenti nel territorio come punto di riferimento dello Stato, al comando Provinciale dei carabinieri e alla compagnia di Francavilla Fontana dei Carabinieri ai quali riconoscendone l’ottimo operato, ed esprimendo la piena stima nei comandanti rispettivamente Collonnelo Paris e capitano Maggio, chiediamo una seria ed attenta valutazione per quello che sta accadendo da anni nel territorio in questione, affinchè ci siano serie prese di posizione ad iniziare dal presidio di base e quindi nel riconoscimento e rispetto di chi dovrebbe rappresentare l’arma nel territorio ed una attenta valutazione dell’escalation di potere economico e criminale, confidando nell’ottimo operato e professionalità dimostrata sempre, speriamo in una risposta concreta per la tutela del cittadino per bene che rappresenta la stragrande maggioranza e come monito alle nuove generazioni.