Sono ancora sei le persone sfuggite alla cattura nell’operazione della Guardia di finanza. Operazione partita da alcune denunce fatte a Martina Franca, dove un outlet vendeva merce ora risultata contraffatta. Gli arresti sono scattati ieri, dopo cinque anni di indagini. Ma, come si diceva, ancora in sei non sono stati presi. Due laboratori, in Campania, sequestrati: lì, secondo l’accusa, si produceva la merce contraffatta, poi venduta anche online. Tredici province e sette regioni, i contesti in cui ci sono i coinvolti nell’ipotesi di reato. Contestati associazione per delinquere, contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Ventisette le persone sottoposte a intercettazioni, intestatarie di 41 utenze. Le ordinanze di custodia cautelare sono state notificate a Francesco de Maria, alias ‘Masaniello’; Patrizio Di Giuseppe, Antonietta La Ventura; Alfredo Spagnoli; Salvatore Tonti alias ‘Totore’; Antonio Infante; Giuseppe Di Mauro, Luigi Leccia alias ‘u’russ’; Anna Maria Mercadante, Biagio Reucci, Massimo Mosciaro; Gennaro Pappagallo, Marco Miniaci; Nicola Verde e Shuyan Yang. Un prodotto con marchio falsificato, tra i tanti pubblicizzati sui principali siti e-commerce, come un giubbotto del valore di 485 euro è stato poi venduto a 80 euro.