Oggi a Cerignola, autopsia sul corpo di Francesco Pio Molinaro. Morto a 13 anni, dopo la partita a calcetto, domenica. I familiari denunciano la mancanza di un defibrillatore, causa-chiave del decesso.
La Regione Puglia stanzia fondi per l’acquisto di mille defibrillatori, da utilizzare in strutture pubbliche, scuole, palestre, campi di calcio e di altri sport, ecc.
Di seguito la comunicazione di change.org al quale si deve accedere per firmare la petizione online. A seguire, il racconto della vicenda da parte di Carla Gentile, mamma di Lorenzo Toma:
Lorenzo aveva solo 18 anni: è morto stroncato da un infarto in una discoteca del Salento a causa di una cardiopatia di cui la famiglia non era a conoscenza.
Questa è la battaglia di sua mamma, Carla: una mamma straziata, perché la prima ambulanza, quella notte, è arrivata 40 minuti dopo. E perché forse nel frattempo, se in quella discoteca ci fosse stato un defibrillatore o un presidio di primo soccorso, ora non dovrebbe piangere la morte di suo figlio.
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Lorenzo è venuto a mancare a causa di una cardiopatia di cui non eravamo a conoscenza all’alba del 9 agosto in una sovraffollata (5.000 persone) discoteca del Salento. Il soccorso è stato inadeguato e improvvisato.
La normativa attuale NON prevede l’obbligo né di defibrillatori, né di presidi di primo soccorso né la presenza, all’interno di tali tipologie di locali, di personale qualificato per il primo soccorso. La prima ambulanza con medico a bordo è arrivata dopo 40 minuti dal malore. Troppo tardi.
Da madre straziata chiedo di sostenermi in questa battaglia affinché i vostri figli possano divertirsi, studiare e praticare sport in luoghi che garantiscano la loro sicurezza.