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Martina Franca, sequestro della strada (chiusa) e del depuratore: “chiamano in causa il sindaco” Coordinatore provinciale enti locali di Forza Italia: "la corsa dell'amministrazione comunale nel dichiarare la propria innocenza ne è al contrario un'implicita ammissione di colpevolezza"

strada statale 172 martina franca locorotondo transenne 11

Di seguito un comunicato diffuso da Mario Caroli, coordinatore enti locali, provincia di Taranto, di Forza Italia:

Nel giro di pochi giorni, prima, viene sequestrato l’impianto di depurazione, poi, chiuso il tratto della Strada Statale 172 , che congiunge Martina Franca a Locorotondo, interessato dalle problematiche del recapito finale delle acque reflue. Martina isolata. La corsa dell’amministrazione comunale nel dichiarare la propria innocenza ne è al contrario un’ implicita ammissione di colpevolezza. I martinesi rischiano l’incolumità su strade non adatte ad un imponente traffico veicolare, limitati nel vivere civile , nella vita lavorativa, nell’afflusso turistico e tanto altro. La legge chiama in causa il sindaco e la sua amministrazione, con poteri e funzioni specifici. Il sindaco è il responsabile della sanità e della sicurezza del comune. Il D.Lgs. 267/2000 recita che il Sindaco, nella sua qualità di ufficiale del governo, può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti con lo scopo di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità, oltre che in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale. Si aggiunga che in materia ambientale è rilevante l’ art. 17 del decreto ” Ronchi”. Deve rammentarsi, a norma di tale legge, che l’ amministrazione comunale non ha solo il compito di diffidare il responsabile dell’inquinamento a provvedere agli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale delle aree inquinate e degli impianti dai quali deriva il pericolo di inquinamento ma è il Comune stesso incaricato dalla legge di provvedere d’ufficio agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale qualora non vi provveda  il responsabile dell’inquinamento . Ecco, quali i provvedimenti assunti dal sindaco per supplire all’assenza di Anas e Acquedotto Pugliese? Perchè aspettare che l’emergenza fosse gestita dalla magistratura? Ora di fronte a tutte questi obblighi a cui la legge la richiama, l’amministrazione risponde che non è colpa sua e che le responsabilità vengono da lontano. Delle due l’una o state scontando giusto ora tutti gli errori degli ultimi 50 anni di amministrazione ed allora siete tremendamente sfortunati, oppure, molto più semplicemente, non sapendo occuparvi dell’amministrazione ordinaria  a maggior ragione non sapete gestire quella straordinaria. Ai martinesi l’ardua sentenza, sfortunati o incompetenti?

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