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Barletta: 750mila euro di risarcimento ai familiari della donna morta per un test sbagliato E condanne a due anni per due persone in udienza preliminare. Il medico andrà a processo

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Nell’etichetta era scritto zucchero invece di nitrito di sodio. La donna che si sottopose al test sulle intolleranze alimentari morì, per quell’errore nella confezione del prodotto utilizzato per l’esame. I familiari di Teresa Sunna, la donna di Barletta deceduta, hanno chiesto condanne e risarcimenti. In udienza preliminare a Trani, ieri, condannati a due anni, con il patteggiamento, due responsabili dell’azienda di Belfast che commise l’errore. Andrà invece a processo Ruggero Spinazzola, il medico che acquistò online quel prodotto. In sede di udienza preliminare è stato riconosciuto ai familiari di Teresa Sunna un risarcimento di settecentocinquantamila euro. Altri 90mila ciascuna per le due donne che, pure sottoposte al test, si salvarono in tempo. La vicenda di Teresa Sunna indusse al ritiro della partita delle confezioni sbagliate, che erano destinate al mercato europeo.


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