Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:
E’ alquanto singolare che, nello stesso giorno in cui la Corte costituzionale ha ricordato che la nostra Carta costituzionale (all’art. 125) prevede e garantisce il principio dell’articolazione territoriale della giustizia amministrativa, sia stato annunciato dal governo la soppressione delle sezioni staccate dei Tribunali amministrativi regionali. Il secondo comma dell’art. 125 della Costituzione, in riferimento alla istituzioni dei Tribunali Amministrativi Regionali, infatti, recita testualmente : “………. Possono istituirsi sezioni con sede diversa dal capoluogo della Regione.” Il termine “Possono“, ancorché escludere un obbligo, indica la opportunità di estendere il decentramento, nel momento in cui si verifichino le condizioni, ovvero un’ampia platea di utenza ed un territorio di particolari dimensioni. Nel caso specifico del TAR di Lecce, l’accorpamento con Bari produrrebbe risparmi risibili, visti i costi limitati finora documentati, ma determinerebbe, per contro, una serie di ricadute negative sulla intera utenza che fa capo alle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto, con il risultato ultimo di un ulteriore allungamento dei tempi ed un complessivo peggioramento del funzionamento della giustizia amministrativa. Risparmiare è sicuramente un dovere per la Pubblica Amministrazione, ma occorre che lo si faccia cum grano salis e, nel bilancio complessivo, si raggiungano risultati in positivo. Il sistema nel suo insieme sta già pagando i costi dell’accorpamento delle sedi giudiziarie, realizzati con il principio della linearità, si eviti ora di creare altre criticità.