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Fasano: arrestato 36enne con l’accusa di avere maltrattato la madre. Bari: l’ex moglie aggredita con le forbici. Taranto: fa licenziare l’ex poi tenta di violentarla Carovigno: furto, detenzione domiciliare per un 49enne

violenza

A Bari un uomo di 42 anni è stato arrestato con l’accusa di avere aggredito la moglie, usando le forbici anche. Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri di Brindisi e a seguire, un comunicato diffuso dai carabinieri di Taranto:

I carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un uomo classe 1979, del posto, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

La vittima denunciava maltrattamenti continuativi, proseguiti per circa 15 anni, consistiti in violenze fisiche, psicologiche nonché’ continue minacce e mortificazioni, commesse dal figlio per futili motivi.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le forma—–lità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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I carabinieri della locale stazione hanno eseguito un ordine di esecuzione di espiazione della pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Lecce nei confronti di DE SANTIS Ugo, classe 1966 residente a Vernole (LE) e domiciliato a Carovigno (BR), presso una comunità terapeutica.

Costui deve espiare la pena residua di 2 mesi e giorni 20 di reclusione per furto aggravato (fatti accaduti a Calimera (LE) anno 2007).

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto in regime di detenzione domiciliare presso la stessa comunità terapeutica.

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Nella tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Taranto Centro hanno eseguito un misura cautelare restrittiva, emessa dal GIP di Taranto, Patrizia Todisco, su richiesta del Sost. Procuratore, Rosalba Lopalco, nei confronti di un 30enne, pregiudicato, tarantino.

Le indagini, avviate dagli stessi militari a seguito di una denuncia sporta dalla ex convivente dell’uomo, sono partite a fine marzo 2015, quando la donna si rivolgeva ai Carabinieri a causa dei continui maltrattamenti subiti dal suo ex, che non voleva rassegnarsi all’idea della cessazione della relazione.

Pedinata, ingiuriata e picchiata, vessata  anche sul luogo di lavoro tanto da subire licenziamenti da più esercizi commerciali, l’assurda gelosia dell’uomo l’aveva costretta  a ridurre al minimo i suoi spostamenti, cessando qualsiasi relazione sociale o personale.

Le indagini facevano emergere, oltre ai maltrattamenti e alle percosse subite, anche un tentativo di violenza sessuale posto in essere dall’uomo nella prima decade del mese di aprile scorso. Con il suo arresto, per maltrattamenti e violenza sessuale, il  calvario della ragazza ha trovato finalmente una fine e potrà così riprendere una vita “normale” lontana dal terrore di essere costantemente pedinata o ancor peggio minacciata di morte.

Attualmente la donna è sostenuta e monitorata da personale dell’Arma dei Carabinieri e di un centro antiviolenza del territorio, che l’ha accolta, lontana dalla violenza che è stata costretta a subire.


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