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Appuntamenti in Salento Oggi e domani

Finibus Theater

Di seguito alcuni comunicati:

Martedì 18 e mercoledì 19 giugno nel Parco della Fondazione Le Costantine di Casamassella, frazione di Uggiano La Chiesa, si conclude la quarta edizione di Finibus Theateruna proposta multidisciplinare capace di abbracciare diversi generi di teatro contemporaneo per un pubblico di ogni età. La rassegna promossa da Principio Attivo Teatro, con il patrocinio del Comune di Uggiano La Chiesa e con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia, propone infatti quattro serate dedicate a piccole e piccoli, famiglie e adulti.

Dopo gli appuntamenti di giovedì 13 e venerdì 14, martedì  18 giugno dalle 19:00 (ingresso 5 euro) la rassegna accoglierà Humana Foresta della compagnia lucana Petra (dai 5 anni) con Antonella Iallorenzi che firma la regia con Raffaella Giancipoli. Cosa accade negli spazi limite? In quegli spazi di passaggio tra il mondo abitato dall’essere umano e la natura? Humana Foresta è una performance esperienziale in natura alla scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, in cui la fascinazione performativa si mescola all’esperienza personale. Esplorare il rapporto e la connessione tra l’essere umano e la natura che, apparentemente silenziosa e a volte nascosta ai nostri occhi, assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni. Un narratore conduce il pubblico lungo un percorso di scoperta del mondo naturale in ascolto degli alberi, delle loro storie e dei principi fondamentali che li rendono alberi guida, fino ad arrivare in un luogo segreto dal quale andar via con un lascito, una presa di coscienza e di responsabilità: donare un nuovo sguardo per rinnovare il patto antico tra uomo e natura di esistenza e convivenza.


Mercoledì 19 giugno la giornata conclusiva prenderà il via alle 18:30 con il laboratorio “Nella, la raganella e la ranocchia con la spocchia” (dai 6 ai 10 anni – ingresso libero) a cura di Francesca RandazzoAlle 20:30 (ingresso 5 euro) appuntamento finale con “Mio nonno e il mulo“, una produzione di Principio Attivo Teatro di e con Giuseppe Semeraro per la regia Paola Leone (per tutti dagli 8 anni). A seguire degustazione di vini a cura dell’enologo Michele Marangio (Giro di Vino – Lecce). Lo spettacolo racconta di un bambino e del suo amato mulo, arruolati e spediti al fronte. Le loro vite e i loro destini si separeranno, ma assisteranno e vivranno la stessa immane tragedia. La guerra è rievocata attraverso i ricordi di un nonno ma soprattutto attraverso gli occhi di un mulo che più degli uomini non riesce a capire le ragioni di una guerra e di quella follia tutta umana che mette gli uomini gli uni contro gli altri. Nelle amare vicende raccontate emergono piccoli accadimenti, fatti, indizi di un bene ancora possibile anche in guerra. Una storia sulla forza cocciuta dell’amore. Il mulo sarà testimone di mille disavventure fino a trovare, una volta fatto prigioniero dai russi, il suo amore in una cavalla che lo accompagnerà nel suo viaggio verso la libertà. Attraverso questa storia dolce e tenera ho voluto cercare la speranza in quel bene che può esplodere senza logica e senza calcolo proprio come il male. Un racconto sulla forza cocciuta dell’amore.

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Una coraggiosa azione di “debunking” per smontare le mode e sfatare le leggende che il marketing ha infilato con abilità nei calici che ogni giorno alziamo al cielo: martedì 18 e mercoledì 19 giugno Michele Antonio Fino, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, sarà a Bari e Lecce per presentare il recente volume “Non me la bevo. Godersi il vino consapevolmente senza marketing né mode” (Mondadori). Martedì 18 giugno (ore 19:00 – ingresso libero | liberrima.it – 0809198986) alla Libreria Liberrima di Via Calefati a Bari, l’autore dialogherà con Nick Difino (autore e conduttore tv, consulente per food & tourism) e Claudia Ghiro (enologa) nell’ambito del progetto “Blind Book Bari – Sensazioni in libreria“, finanziato dal bando pubblico “Un negozio non è solo un negozio” – programma d_Bari 2022 – 2024. Mercoledì 19 giugno (ore 19:00 – ingresso libero | bibliotecaognibene.it – 0832404612) appuntamento invece nel giardino del Complesso degli Agostiniani in viale Michele De Pietro a Lecce  per la quarta edizione di Agostiniani Libri, rassegna letteraria del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene. All’incontro, promosso in collaborazione con Diffondiamo idee di valoreConversazioni sul futuro e Libreria Liberrima, parteciperanno Fiorella Perrone (ricercatrice e coordinatrice della Gambero Rosso Academy Lecce) e Alfredo Polito (esperto in comunicazione enogastronomica).

IL LIBRO
No, non è vero che il vino si è sempre fatto nello stesso modo dalla notte dei tempi. No, non è vero che il vino contadino è sempre meglio di quello industriale. Sì, fino a Pasteur, la riuscita del vino era affidata a buone pratiche, ma spesso senza che se ne conoscesse il senso. E ancora no, non è per nulla scontato che il vino naturale sia più naturale del vino trattato. Si prenda nota che i vigneti europei hanno al massimo duecento anni, non millenni, perché purtroppo, a causa del diffondersi di alcuni parassiti, vennero quasi tutti distrutti a fine Ottocento. Poi, il vino si comincia a degustare a partire dalla corretta lettura dell’etichetta. E infine sì, un buon bicchiere di vino fa bene all’umore e alle relazioni; non si può semplicemente dire che faccia bene alla salute. Non me la bevo è una coraggiosa azione di debunking delle mode e delle leggende che il marketing ha infilato con abilità nei calici che ogni giorno alziamo al cielo. Lo ha pensato e scritto Michele A. Fino, professore associato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, appassionato di tutto ciò che ruota intorno al vino: cantine, processi di vinificazione, storie dei vigneti, conoscenza dei terreni e dei climi, marketing, storytelling e studi scientifici. Questo volume è un godibile vademecum per tutti coloro che amano bere del buon vino – e per fortuna sono tanti – ma non si raccapezzano più tra etichette, campagne di comunicazione, antiche leggende e mode improvvise. La scoperta di ciò che sta dietro molta narrazione aiuterà tutti noi ad amare ancora di più questa bevanda, che sempre regala sensazioni uniche e spesso sancisce il piacere dello stare insieme.

L’AUTORE
Michele A. Fino 
è professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fra i suoi incarichi spicca quello di Responsabile Scientifico dell’Unità di Ricerca UNISG – PRIN 2020 “Dell’origine. Identità, autenticità e contraddizioni del cibo”. Prima di  “Non me la bevo. Godersi il vino consapevolmente senza marketing né mode” (Mondadori), nel 2021 ha pubblicato Gastronazionalismo (People).


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