Questa scenografia utilizzata per la prima opera del festival della Valle d’Itria non è piaciuta a Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura ritiene “ridicolizzato Il turco in Italia di Rossini” e questo perché la scenografia è ambientata in una immaginaria località della Puglia anni Sessanta, in pieno boom economico con cabine che rappresentano il consumismo balneare, mentre la storia è del 1815, tempo del neoclassicismo.
Lo riporta Dagospia.
Dopo il festival pucciniano il critico d’arte ha dunque dedicato la sua attenzione a quello la cui quarantsnovesima edizione si inaugura stasera a Martina Franca, proprio con “Il turco in Italia”.
Senza avere le competenze per dire chi abbia ragione va detto da qui che il festival della Valle d’Itria ha fatto ricerca e recupero di opere quando non li faceva nessuno (altro che ridicolizzare, insomma) e che per il territorio, non solo pugliese, è un riferimento culturale primario. Dopodiché le critiche del sottosegretario, da chi ne capisce come lui, andranno doverosamente prese in considerazione.