Di seguito un comunicato diffuso dal sindacato Fim-Cisl:
La Fim Cisl torna nuovamente a porre attenzione sulla gestione dei Commissari Straordinari in merito alla delicata situazione dell’ILVA, alla Cassa Integrazione, la mancata osservanza dell’accordo siglato al MISE lo scorso 27 febbraio 2017, e lo stato impianti.
Ieri mattina la Segreteria territoriale e le RSU Ilva di Taranto hanno inviato al viceministro allo Sviluppo Economico, ai Commissari Ilva ed alla direzione di stabilimento un documento relativo allo stato in cui versa lo stabilimento tarantino.
In particolare si parla di una gestione lontana dalla realtà in cui l’elemento umano, della sua sicurezza, non viene preso in considerazione, ma dove lasciarlo a casa come accaduto per il PLA o per i Tubifici/Erw e Rivestimenti “qualche giorno in più” non ha la giusta attenzione.
Partite, quelle elencate, che se pur sembrano divise tra loro sono collegate dalla volontà di gestire, da parte dei commissari, la Cassa Integrazione come strumento per far cassa, di fatto trascurando le reali necessità degli impianti. Le manutenzioni (o meglio i suoi organici) non vengono utilizzate per mettere a posto le condizioni fatiscenti delle linee ma come “numeri” da lasciare a casa solo per far quadrare i conti.
Ad aggravare la situazione c’è anche il pericolo, fin qui trascurato, della scadenza delle certificazioni dei tubifici, che, qualora non dovessero ripartire, non potrebbero essere rinnovate già dal prossimo dicembre. Paradosso a cui, come riferitoci da alcuni gestori, si potrebbe porre rimedio con le commesse che sono alle porte di ILVA e a cui da tempo chiediamo come Fim di dar seguito.
A seguito di una richiesta d’incontro già inviata al MISE dalle OO.SS. – conclude il documento – la nostra osservazione è finalizzata a che il governo intervenga su Ilva con urgenza.