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Martina Franca: piano urbanistico generale, le indicazioni del comitato centro storico dopo l’incontro con il sindaco Comunicato

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Di seguito un comunicato diffuso dal comitato centro storico di Martina Franca:

A seguito dell’incontro, con le diverse associazioni, voluto dall’amministrazione per illustrare il nuovo PUG, il Comitato Centro Storico di Martina Franca ha evidenziato alcuni punti importanti, ponendoli all’attenzione del Sindaco e dalla Giunta Comunale.

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Di seguito il testo della nota inviata dal comitato centro storico di Martina Franca al sindaco:

A nome e per conto del Comitato “Centro Storico” si sottopone all’attenzione quanto segue. Premessa: Essendo il PUG uno strumento di programmazione di rilevanza fondamentale che indica e stabilisce le linee generali del futuro urbanistico di un territorio a partire dall’esistente al fine di garantire uno sviluppo e un adeguamento a indirizzi politici prevalenti che perseguono una determinata visione proiettata nel tempo, è sembrato dall’ampia e articolata proposta del PUG offerta all’attenzione di varie realtà associative presenti, escluso il Centro Storico. Vale a dire il nucleo multiforme, esteso e, soprattutto, fondante della città, dichiarato nell’esposizione come contesto “compatto” e implicitamente indifferente a quella visione, oggetto estraneo al resto della città e cioè, in fondo, urbanisticamente residuale nel contesto progettuale del PUG. La trasformazione di questo nucleo avvenuto dopo gli anni ’60 del secolo scorso con una progressiva accelerazione negli ultimi anni, portandolo a uno spopolamento (da 35.000 a circa 4.000 residenti), trasformandolo, apparentemente, in un “oggetto” di fruizione turistica, banalmente limitativa, per le sue qualità di custode prevalentemente diffuso del gusto rococò, ma non solo e coniugato a uno spontaneismo architettonico, non può prescindere dalla presenza di qualche migliaio di abitanti che qui vivono e ne salvaguardano l’identità e sempre più frequentemente a loro spese stanno contribuendo ampi spazi urbanisticamente intesi. Sono gli abitanti e alcuni avvertiti operatori che fanno vivere questi luoghi peculiari e preziosi per i quali il destino peggiore sarebbe la sua museificazione, come applaudito, discusso e estraneo personaggio, ha enfaticamente annunciato. Ci si rende conto delle difficoltà che si incontrano nel programmare una visione urbanistica che interessi un ampio ed esteso tessuto come il nostro C.S. ma non è possibile, nel contempo, mettere la testa sotto la sabbia e ignorare quasi l’esistenza o sottintenderne l’estraneità, benché questi “sentiment” siano ampiamente presenti nel resto della comunità martinese. Ma nonostante ciò, non dobbiamo rassegnarci a negare un miglior futuro al Centro Storico di Martina Franca. Di seguito, alcuni suggerimenti che potrebbero essere di interesse comune poterli inserire come indirizzi generali per il realizzando PUG ad integrazione dell’art. 38.1 CU1.1 storico – nucleo compatto delle relative NTA:

1) Politica di conservazione e riqualificazione urbana sviluppata su scala locale, a perseguire la salvaguardia integrale del centro storico, affrontando al tempo stesso i problemi culturali, architettonici, funzionali, ambientali, economici e sociali di carattere continuativo indipendentemente dal succedersi di compagini governative di diversa ispirazione politica; 2) Politica di centralità strategica, abilitare il centro storico a volano economico, storico, artistico, culturale ed identitario della comunità; 3) Politica di premialità per i nuovi residenti che intenderanno insediarsi nel Contesto compatto mediante l’attribuzione di Bonus fiscali per coloro che intenderanno trasformare, risanare e ristrutturare edifici ad uso residenziale; 4) Riservare parte dei contributi di costruzione, come fondo da destinare ad opere infrastrutturali comuni per il centro storico (interramento linee elettriche, telefoniche, dati, ecc..; rifacimento basolati, incentivi per imbiancare le facciate, ripristino di decori architettonici in pietra, demolizioni di parti di immobili pericolanti privi di interesse storico, mappe e segnaletica percorsi turistici, ecc…); 5) Applicazione delle rinnovabili per il centro storico mediante comunità energetiche per i residenti, con impianti fotovoltaici da realizzarsi su tetti di edifici comunali; 6) Applicazione di leggi speciali per agevolare ed incentivare aperture di nuove attività commerciali ed artigianali, con particolare riguardo alle eccellenze e specie autoctone della comunità (capocollo, olio, vino, prodotti da forno e salumi, ecc…); 7) Istituzione di mercatino rionale settimanale riservato alla vendita ambulante su mezzi e/o spazi contenuti; 8) Incentivazione di politiche finalizzate all’inserimento di servizi di pubblica utilità per i residenti (es. uffici postali, bancari, CAF, farmacie, presidio infermieristico, permessi ZTL, rifiuti, ecc…); 9) Applicazione di un sistema di controllo centralizzato, per la salvaguardia del territorio e la tutela della sicurezza dei cittadini, da collocare all’interno del Centro Storico con presidio di vigilanza e sistemi di videosorveglianza; 10) Istituzione di incentivi, convenzioni pubblico-privato, regole urbanistiche di contesto, sugli interventi di manutenzione straordinaria e di risanamento conservativo secondo linee guida puntuali sull’utilizzo dei materiali, colori e tecniche di realizzazione e competenze; 11) Istituzione di un piano specifico ben definito e rappresentato per la regolamentazione del traffico veicolare interno ed esterno al Centro Storico con relativi parcheggi da destinare ai residenti del Contesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

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