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Autonomia differenziata: Emiliano, garantire i livelli essenziali delle prestazioni. Fitto: riforma per dare equità Ieri conferenza Stato-Regioni

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Ieri conferenza Stato-Regioni con il ministro Roberto Calderoli (Autonomie). Questi ha presentato una bozza di lavoro su cui discutere in tema di autonomia differenziata, argomento pericoloso per le Regioni più deboli rispetto alle altre, se la riforma non dovesse contenere chiari riferimenti di equità. È quanto,  ad esempio, ribadito da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.

Di seguito un comunicato diffuso da Raffaele Fitto, ministro:

“L’autonomia differenziata è stata prevista dall’articolo 116 della Costituzione, anche nel tentativo di responsabilizzare sulla spesa e sui servizi le Regioni, e pertanto non può che essere realizzata all’interno di un preciso e puntuale percorso costituzionale, per questo sono prive di fondamento tutte le tesi che ipotizzano un iter che si ponga fuori dalla Costituzione tenuto conto che la stessa fa espresso riferimento al rispetto dei principi di riequilibrio territoriale previsti dall’articolo 119 della Costituzione.
“Cos? come sono prive di fondamento tutte quelle tesi che mirano a “spaventare” gli italiani paventando Regioni di serie A – dove ci saranno migliori servizi e più risorse a disposizione – e Regioni di serie B dove i cittadini saranno solo penalizzati. Intanto, perché la considerazione più facile e spontanea è: perché oggi, senza autonomia differenziata, non è cos?? Tutte le Regioni hanno gli stessi servizi e risorse a disposizione? E’ evidente che le Regioni che sono più in difficoltà, quelle del Sud, non saranno lasciate indietro, ma dovranno essere messe nelle condizioni di raggiungere gli stessi livelli delle regioni del Nord.
“Per questo, evitando allarmismi e polemiche strumentali, il Governo non intende promuovere alcuna riforma senza averne valutato tutte le implicazioni e gli effetti che ne derivano. Il criterio cui il Governo intende ispirarsi per realizzare l’autonomia differenziata è quello di garantire, pur nel rafforzamento delle competenze e delle funzioni delle Regioni, i medesimi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio nazionale, eliminando le sperequazioni e mettendo in campo tutte le misure e le iniziative anche di carattere finanziario necessarie.”

Lo dichiara il ministro agli Affari Europei, Pnrr, Politiche di Coesione e Sud, on. Raffaele Fitto


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