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Taranto eco film festival Seconda giornata

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Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

La seconda giornata del Taranto Eco Film Festival si apre alle 9.30, sempre al Teatro Fusco, con il concorso InPuglia, concorso dedicato ai cortometraggi realizzati in Puglia e che sanno mettere al centro del loro discorso i temi più urgenti della contemporaneità come i temi legati al gender e al patriarcato, tematiche che ancora oggi trovano forte attrito nella società in cui viviamo come le dinamiche socio politiche sottolineano nella nostra quotidianità.  Antonio De Palo affronta il delicato tema  della transessualità nel corto Lea e il fenicottero, ambientando il racconto in un’Italia distopica: il Governo conservatore vuole imprigionare tutte le persone transgender perché considerate una minaccia per la famiglia tradizionale, Lea (45), una transessuale detenuta in isolamento in uno sperduto carcere di montagna, precipita in una grave depressione. Mentre nella sua mente prendono forma situazioni immaginarie, nel paese esplode il conflitto sociale e Lea avrà l’opportunità, mescolando realtà e immaginazione, di trovare un ruolo che le restituisce la voglia di vivere e di lottare per la sua libertà e di tutte le transgender. Lucia Lorè cerca di rompere le dinamiche e le strutture secolari del patriarcato, in cui ancora oggi molte mansioni sono destinate solo agli uomini come racconta nel corto La Pescatora, dove in una piccola comunità di pescatori si svolge il dramma di una donna che lotta recuperando i suoi ricordi d’infanzia. Una lotta per l’autodeterminazione, per rompere quelle gabbie imposte dalla società e riuscire a divenire la prima Pescatora in un mondo di pescatori.

Alle 11.00 è la volta del Concorso Internazionale aperto da Obidience di Wong Siu-pong che scopre il rovescio della medaglia del quartiere Hung Hom di Hong Kong, luogo in rapida riqualificazione che ospita il tempio di Kwun Yum. Dall’altra parte della strada c’è un quartiere degradato, ma vivace che gestisce un’economia parallela fatta di negozi di riciclaggio, mercatini delle pulci illegali e modesti ristoranti, tutti sull’orlo dell’estinzione. A sostenere questo ecosistema è un gruppo di anziani lavoratori che pattugliano l’area con le loro carriole, recuperando oggetti riciclabili dalla spazzatura per scambiarli con denaro. Attraverso un documentario  on the road, il regista racconta la vita precaria di questi uomini e donne fragili, esclusi dal boom economico di Hong Kong e lasciati a cavarsela da soli rovistando nei cassonetti.
A seguire, alle 14.00, scopriamo la storia Europa con El-shatt – A Blueprint for utopia di Ivan Ramljak è un viaggio straordinario nel cuore del deserto, dove 28.000 croati dalmati evacuati in Egitto dall’Italia prima dell’arrivo dell’esercito tedesco, crearono un modello per la Jugoslavia del dopoguerra: dopo aver lasciato i loro villaggi e attraversato il Mediterraeno, la comunità visse per due anni sotto le tende in mezzo al deserto egiziano in una sorta di villaggio modello comunista che era stato creato per mostrare agli Alleati come sarebbe stata la nuova Jugoslavia alla fine della guerra.

L’ultimo film in concorso, alle 16.00, è il film documentario La casa della Stella di Ilaria Pezone che si interroga su cosa si cela dietro all’esigenza di credere a una verità spirituale esoterica attraverso l’incontro – mediato da telecamere – con la protagonista campana Petruska, classe 1985, figlia d’arte (il padre, Donato Vitiello è stato rinomato docente di disegno presso l’Accademia di Napoli; la madre, Gutte Norrild, è un’artista danese) ed ex studentessa di ingegneria meccanica in Danimarca. Affetta da artrite psoriasica ha abbandonato gli studi ed è dedita alla tarologia che condivide sul proprio canale youtube, seguito da circa 10mila follower. E’ al quinto mese di gravidanza: la datazione non è certa e nel corso del film emergeranno dei problemi. Lei cerca di vivere senza ansia ogni situazione della vita, ma a volte fatica a mantenere la serenità che ostenta.  Attraverso un dialogo guidato dalle domande della regista, Petruska racconta con passione la storia della sua vita e la sua forma di fede spirituale, tradendo le proprie debolezze davanti all’obiettivo. L’incontro con Petruska pone interrogativi intorno alla dedizione alla creazione artistica, mettendo fortemente in discussione il ruolo dell’artista, e dell’arte in generale. In questo modo la regista diventa coprotagonista della narrazione.

Il programma del Taranto Eco Film Festival, è arricchito dalla sezione TEFF Vision che attraverso la visione di tre opere cinematografiche costruisce uno spazio di riflessione sulla contemporaneità, sul cinema e i suoi linguaggi in continua evoluzione. Alle 18.00 Jurij Meden presenterà Alpe-Adria Underground! diretto insieme a Matevž Jerman che tra il 2013 e il 2023, esplorando la Cineteca slovena, digitalizzano ben 179 cortometraggi realizzati durante il periodo socialista (1945-1991). Questi film sono oggi tardivamente riconosciuti come sperimentali e come una parte importante e innovativa del patrimonio cinematografico sloveno, che torna a essere visibile dopo molto tempo. Il film prende il titolo da un articolo di Silvan Furlan, lo scomparso direttore della Slovenska Kinoteka, considerato un pioniere della ricerca sulla storia del cinema d’avanguardia sloveno. La produzione ha accelerato radicalmente gli sforzi per preservare, digitalizzare e restaurare questo segmento del cinema sloveno.

L’ultima opera che chiude la seconda giornata del Taranto Eco Film Festival, alle 20.30, è il delicato e sognante Paris Texas di Wim Wenders, l’opera che ha definitivamente consacrato il regista tedesco tra i grandi autori del cinema mondiale, vincendo la Palma d’oro a Cannes. La pellicola rappresenta l’ultimo film del periodo americano di Wenders che attraverso un road movie libero, tenero e disperato, rende omaggio ai luoghi del western e compie una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani. Un padre che invecchia sotto il cappello da baseball e un figlio bambino attraversano il Texas su un pick-up, in cerca d’una moglie e mamma perduta anni prima. Parlano di teoria del big bang e del perché lei se n’è andata. L’uomo, che aveva chiuso nel silenzio colpe e sconfitte, riscopre la parola e il senso delle relazioni umane. Li riscopre così bene che quando infine trovano la donna, in una specie di sex club dove le ragazze parlano ai clienti attraverso un vetro, senza vederli, Harry Dean Stanton può spezzarle e spezzarci il cuore raccontando una storia, che naturalmente è la loro storia.

Crediti

Il Festival è ideato e organizzato da Ella APS, co-organizzato dal Comune di Taranto, con il patrocinio di: SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cineteca di Bologna, Conservatorio Statale di Musica Giovanni Paisiello. Partner dell’evento Progeva. Partner Tecnico Appiastore SpA Concessionaria FORD, Apulia MusicArte. L’iniziativa rientra nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024” finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7.


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